Toscana

MISERICORDIE: PRESIDENTE BRUNINI, IMPEGNO A RIMUOVERE DISAGIO, MA FIRENZE ESCE DA CONFEDERAZIONE

La Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia è impegnata a “rimuovere le cause del disagio” della Misericordia di Firenze. Lo afferma, in una nota, il presidente nazionale della Confederazione Gabriele Brunini riferendosi a quanto dichiarato ieri dal presidente fiorentino Andrea Ceccherini. “Le parole d Ceccherini – scrive Brunini – devono trovare nella Confederazione il massimo dell’attenzione e della considerazione. Il disagio che attraversa le Misericordie è stato l’argomento su cui ci siamo confrontati nella recente Assemblea Nazionale. Le nostre Confraternite, che spesso hanno secoli di vita improntati alle forme più pure di volontariato e di democrazia, negli ultimi anni si sono viste costrette a confrontarsi con criteri aziendalistici che non sono loro connaturali, e che vanno opportunamente contemperati con la tradizione di Carità autentica, ispirata al Vangelo”. “Come Presidente, unitamente ai nuovi Organi Confederali eletti – prosegue Brunini – solo poche settimane or sono, ho assunto in Assemblea Nazionale l’impegno solenne di restituire democrazia alla vita interna, improntandola alla fraterna condivisione e partecipazione di tutti. Proprio nell’imminenza del Santo Natale, per esempio, abbiamo invitato le nostre oltre 600 Confraternite a segnalare i nomi dei confratelli esperti nei diversi campi, in modo tale da coinvolgerli responsabilmente nello sviluppo delle Opere di Carità che da sempre caratterizzano le nostre istituzioni. Non mi meraviglia, dunque, il disagio dei Confratelli fiorentini, proprio perché sono impegnato a mettere fine alle ragioni che lo provocano. Certo non mi aspettavo il risalto di stampa di questa notizia, che avrei preferito considerare parte di un utile dibattito interno al Movimento; ma a ben pensarci anche questa è un’occasione di trasparenza del dibattito che può essere utile”. La Misericordia di Firenze “ha deliberato la propria uscita” dalla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia. Lo comunica il provveditore Andrea Ceccherini in una lettera inviata oggi alle altre Misericordie. “Tale decisione presa l’8 gennaio dal Corpo generale, seppure sofferta – scrive Ceccherini – stava comunque maturando da tempo ed è stata purtroppo inevitabile. Il corpo generale ha ritenuto infatti che non sussistessero più i presupposti essenziali per continuare a far parte di un Movimento Confederale che, così come è strutturato, non rispecchia più quei principi fondamentali e quei valori sui quali da sempre si basa il nostro sodalizio. Sono ormai passati tre mesi dall’insediamento dei nuovi vertici, ma i temi essenziali del nostro malessere e del nostro disagio, più volte denunciati, sono tutt’ora evidenti e palesi”. “La Misericordia di Firenze – è scritto ancora nella lettera – rileva infatti che certe richieste e alcune segnalazioni finalizzate ad ottenere una maggiore trasparenza nella gestione operativa e nell’organizzazione tecnica non sono ancora state prese nella dovuta considerazione. La decisione assunta non deve essere comunque considerata come atto di ostilità nei confronti dell’interno Movimento, ma interpretata come uno stimolo per la Confederazione stessa affinché svolga correttamente il proprio compito istituzionale che, in modo primario, riteniamo debba essere quello di sostegno e di supporto verso tutte le consorelle, in special modo quelle più piccole. Naturalmente la nostra posizione potrà essere rivista nel caso in cui le cose dovessero finalmente cambiare per il bene e nell’interesse di tutto il Movimento”. (ANSA).