Toscana

Maltempo, danni anche al parco di Villa Demidoff

200 gli alberi abbattuti dalla bufera e si stima che possano caderne altri. Quantificato in 150 mila euro, per il momento, il danno subito. «Grazie al lavoro condotto dalla Direzione del parco e dagli Uffici competenti negli anni scorsi – spiega il consigliere delegato ai Parchi Alessandro Manni – si sono di fatto potuti prevenire problemi ai monumenti, che non sono stati colpiti».

Nessuna opera artistica né manufatto «è stata direttamente toccata dalla catastrofe. In particolare, il primo pensiero andava al Gigante dell’Appennino (recentemente restituito alla vista del pubblico dopo i lavori di restauro), alla Cappella (circondata da lecci e farnie), alla Grande Voliera e alle Spugne, tutte opere di inestimabile valore site nella zona monumentale, di origine medicea, circondate da alberature di pregio (principalmente lecci)».

Da una prima, rapida, osservazione che dovrà essere dettagliata nei giorni a venire, si sono riscontrati solo parziali e minimi danneggiamenti agli edifici, ovvero i seguenti: Montorsoli, dove si è parzialmente staccata la guaina di copertura del tetto, e Portineria del Parco, dove sono state divelte alcune tegole. Per fortuna gli altri immobili non hanno riportato danni. Queste dunque le note «positive».

D’altra parte il Parco risulta disastrato. Le raffiche di vento hanno divelto le alberature di altezza superiore a 20 metri, a causa dell’effetto «vela» che ha in pratica causato lo sradicamento del tronco, con schianto a terra dell’intera alberatura. Le specie maggiormente coinvolte sono state cipressi, ippocastani, robinie e farnie (zona monumentale) oltre all’abete bianco (zona Nord).  Gli esemplari di pregio schiantati si stimano in una trentina (farnie, lecci e abeti bianchi), sulle complessive 200 piante abbattute, tra zona centrale e zona Nord. Farnie e lecci, con diametro del tronco superiore ai 70 centimetri si sono schiantati in zona Spugne e nel boschetto a Nord del Gigante; abeti bianchi (di altezza superiore ai 30 metri) si sono schianti in zona Montili.

Lungo il perimetro del Parco sono state rimosse, già ieri stesso, le alberature cadute lungo la via Bolognese,

Da ieri la Direzione del Parco ha disposto l’inaccessibilità da parte dei non addetti ai lavori, soprattutto per le attività da svolgersi all’esterno. Restano quindi interdette, fino a nuova comunicazione, le attività didattiche e ogni altro genere di visita perché il transito risulta pericoloso, sia a piedi che con automezzi. (mb)