Il Cuore si scioglie, ma anche il palato dice la sua, di fronte a un piatto di trippa. E’ con questo spirito che la Caritas di Castelfiorentino, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie e la sezione soci Coop di Castelfiorentino, organizza sabato 9 ottobre (dalle ore 10.30 in poi) una degustazione da asporto di trippa alla castellana, il cui ricavato sarà destinato al completamento della nuova cucina della Mensa della Caritas. La degustazione da asporto si svolgerà presso il salone parrocchiale di Santa Maria della Marca (Piazza Grandi 38) e ogni porzione costa 7 euro. E’ inoltre possibile prenotare telefonando al n. 338.4082041L’iniziativa di sabato rientra in un progetto più ampio di raccolta fondi promossa da Unicoop Firenze e dalla Fondazione Il Cuore si Scioglie con il sostegno e il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, e contempla anche una Lotteria a premi e uno spettacolo conclusivo al Teatro del Popolo, in programma il 28 ottobre. Come si ricorderà, la trippa è un piatto tipico di Castelfiorentino fin dalle sue origini, al punto da fondersi con l’identità stessa della sua gente. Basterà richiamare il fatto che fino a pochi decenni fa gli abitanti di Castelfiorentino venivano definiti con ironia “centopellai” (dal “centopelle” che della trippa rappresenta la parte più magra) dalle popolazioni dei Comuni vicini.“La degustazione da asporto della trippa, piatto simbolo di Castelfiorentino – osserva Giancarla Armano, nuovo presidente della sezione soci Coop di Castelfiorentino – non poteva mancare nel contesto di una azione di solidarietà importante come questa, e sono davvero contenta di cominciare così questa avventura da nuovo Presidente della locale Sezione Soci Coop. Ringrazio per questo incarico il Consiglio tutto e in particolare il Presidente che mi ha preceduto, Carlo Vezzosi, per la passione che ha profuso nel suo percorso e per avermi consegnato un mandato di attenzione e di condivisione dei numerosi impegni della Sezione nel contribuire alle iniziative che rendono più forte la comunità”.
