Toscana

Marciana Marina, liquami sulla scogliera

DI MARCO LAPI

Non c’è il benché minimo paragone con il disastro ambientale che nei giorni scorsi ha sconvolto lo stretto di Kerch, situato tra le coste russe del Mar Nero e la penisola di Crimea, appartenente all’Ucraina: tuttavia anche ciò che è avvenuto a Marciana Marina è una testimonianza dell’incuria con cui spesso ci si rapporta con l’ambiente marino. Come segnala infatti Legambiente Arcipelago Toscano, la recente mareggiata che ha colpito le coste elbane «ha fatto una vittima predestinata: la condotta di scarico sottomarino che allontana i liquami non depurati dalla costa». Già, perché Marciana Marina, il comune più piccolo non solo dell’Elba ma anche dell’intera Toscana, è anche l’unico dell’isola senza nessun depuratore pubblico. E così la condotta ora versa i suoi liquami, come documenta la foto, «direttamente sulla scogliera dietro il porto di Marciana Marina a pochi metri dalla Torre Medicea e vicinissimo alla nota spiaggia della Fenicia e il territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano».

«Quello che è accaduto – ha affermato Umberto Mazzantini, portavoce di Legambiente Arcipelago Toscano – era abbondantemente annunciato. Il mare ha letteralmente piegato e spezzato una condotta vecchissima, corrosa, rattoppata ed esposta alle onde senza difesa. Una condotta che ci risulta non venisse controllata con ispezioni subacquee e riparata da 6 o 7 anni. Intanto però la nuova tubazione, finanziata con fondi del Parco e del Ministero dell’Ambiente, giace da circa 4 anni a 8 metri di profondità, pronta per essere allacciata. Ma intoppi burocratici, concessioni ed autoconcessioni non date per i ritardi dei vari Enti, hanno portato al disastro attuale, che solo di riparazioni provvisorie dovrebbe costare un bel po’ di soldi pubblici. Poi si dovrà comunque fare quello che non si è riusciti a fare in 5 anni dall’inizio dell’appalto per le condotte degli scarichi sottomarini elbani: costruire il collegamento a terra, proteggere contro le mareggiate l’entrata in acqua della tubazione e allacciare la nuova condotta che giace da troppo tempo abbandonata sul fondo, accanto a quella vecchia e strappata dal mare».

«La scorsa estate – conclude la nota dell’associazione ambientalista – quando Goletta Verde di Legambiente denunciò il pessimo stato della depurazione in alcune località elbane e i forti ritardi nella messa in opera delle nuove condotte, fu accusata di voler attentare all’immagine dell’Elba. Oggi il mare mostra impietosamente quanto avessimo ragione. Non ci aspettiamo delle scuse ma che si faccia velocemente quello che si deve fare e che si avvii subito un vero progetto di depurazione per tutta l’Elba. Legambiente chiede al Comune di Marciana Marina, alla Comunità Montana dell’Arcipelao (che ha appaltato i lavori) e all’Asa (che gestisce il ciclo delle acque) di intervenire subito e al ministero dell’ambiente di occuparsi, finalmente, di come sono stati messi in opera i suoi cospicui finanziamenti per le condotte sottomarine elbane».