Toscana

Mare: 90% dei monitoraggi è ok, in Versilia sperimentazione

«Sulle acque di balneazione ci sono state tante polemiche, ma il sistema regge e abbiamo oltre il 90% di punti di monitoraggio che sono di qualità eccellente. Registriamo, poi, alcune zone un po’ critiche soprattutto sul lato settentrionale della costa nelle quali la balneazione è ad ogni modo garantita». Lo afferma il direttore generale di Arpat, Marcello Mossa Verre alla presentazione del rapporto sui dati ambientali 2016 in Toscana.

La condizione più fragile per la qualità del mare è quella della Versilia, dove negli anni passati più volte è stata interdetta la balneazione per il superamento dei livelli consentiti di escherichia coli. «La situazione è abbastanza consolidata- afferma Mossa Verre -, quello che c’è di nuovo è la sperimentazione che stiamo svolgendo con un sistema di disinfezione voluto dalle autorità locali».

 Il meccanismo adottato è il trattamento con l’acido peracetico di una serie di fossi che si riversano in mare e che vengono depurati attraverso delle idrovore. «Bisogna capire se in questo modo sia possibile garantire ai turisti di fare il bagno in maniera più sicura – sostiene -. È ancora presto per dirlo, ma il problema va risolto a monte. Vanno intercettati gli scarichi abusivi, vanno sistemate le rete fognarie che presentano ancora una promiscuità fra acque bianche e acque nere. Su questo c’è un accordo di programma fra gli enti locali». Le altre misure, come l’acido peracetico, ammette, «sono dei tamponamenti che potrebbero servire a migliorare localmente le condizioni».