Toscana

Minori, il sistema regge ma le famiglie sono più povere

Presentato anche un sito internet e una pagina Facebook per «offrire un canale diretto e costante con operatori, associazioni, comunità, famiglie e società civile a vario titolo interessati alla condizione dei minori in Toscana».

E i numeri raccontano che nel 2011 la popolazione dei minori compresi da 0 a 7 anni residente in Toscana è pari a 566.446 individui (292.014 maschi e 274.432 femmine). La fascia di età più numerosa è quella riferibile a minori fra i 6 e 10 anni (28 per cento del totale). I minori stranieri sono 75.364 (oltre il 21 per cento degli stranieri residenti), 3.291 sono coinvolti in separazioni, 1.732 in divorzi dei genitori con una netta prevalenza dell’affido condiviso: 3.007 (91,4 per cento) e 1.341 (77,4). Per quanto riguarda l’accesso ai servizi educativi per la prima infanzia, la Toscana si conferma tra le prime in Italia raggiungendo la quota europea del 33 per cento dei bambini 0-2 anni che frequentano l’asilo nido o altri servizi integrativi o sono anticipatari della scuola materna (oltre 31.000 quelli accolti su un totale di 90.691). Ammonta a 1037 il numero dei servizi educativi per la prima infanzia di cui 538 a titolarità del privato e del privato sociale. I bambini che frequentano la scuola materna sono pari a 94.039, 155.138 frequentano la scuola primaria, 95.224 la scuola secondaria di primo grado e 146.400 la scuola secondaria di secondo grado per un tasso di dispersione scolastica che si è alzato, nell’ultimo anno, fino a raggiungere l’attuale 28,1 per cento.

Inquietanti sono i dati che riguardano i minori vittime di abusi e maltrattamenti presi in carico dai servizi sociosanitari: oltre 2.700 per violenze subite in famiglia e 488 quelli vittime di abusi sessuali nel biennio 2008–2010. I bambini adottati nel 2011 sono stati 411, di cui 22 da adozione nazionale e 388 da adozione internazionale; il 19,1 per cento dei bambini adottati attraverso un’adozione internazionale proviene dalla Russia, seguita da Colombia ed Etiopia. In Toscana, sono stati dichiarati in stato di abbandono sul territorio 54 bambini e 41 minori sono stati invece dichiarati adottabili, la gran parte dei quali (16) sono di un’età compresa fra 0 e 4 anni.

In ambito di affidamento familiare, tra il 2005 e il 2007 si assiste al periodo di maggiore crescita degli 0-20enni che sono stati mediamente, al 31 dicembre di ogni anno, più di 1.600. Tale numero ha invece iniziato a registrare un deciso ridimensionamento a partire dal 2008 in poi, fino al dato assestatosi per il 2011 di 1.173 casi, per una diminuzione percentuale tra il 2005 e il 2011 pari al 32 per cento. Percentuale che si assesta al 22 se prendiamo in considerazione la contrazione degli affidamenti familiari nella fascia d’età 0-17, che passano tra il 2005 e il 2011 da 1.403 a 1.091. Tra i 1.091 bambini e ragazzi 0-17 in affidamento familiare al 31 dicembre 2011, 326 sono di cittadinanza straniera (di questi 71 minori sono gli stranieri non accompagnati). Rispetto al genere degli affidati si registra una maggiore proporzione di maschi rispetto alle femmine che pesano sul totale degli affidamenti per il 46 per cento del totale. «Contrariamente a quanto riscontrato per le strutture residenziali – ha rilevato Sestini – la contrazione del numero di affidamenti familiari registrata nell’ultimo triennio non può essere imputata alla sola diminuzione dei minori stranieri e dei minori stranieri non accompagnati. Infatti, se i minori stranieri in affidamento familiare a fine anno, tra il 2009 e il 2011, passano da 381 a 326 per una diminuzione del 17 per cento, gli italiani registrano una contrazione altrettanto significativa (–9 per cento) passando nello stesso periodo da 838 a 765».

S.M.