Toscana

Misericordia e Regione insieme contro gli usurai

di Rebecca RomoliNon cadere nell’usura. Se ti senti solo in una situazione di emergenza e non sai a chi rivolgerti, Regione Toscana e Misericordie ti danno un aiuto concreto. Questo era uno slogan della campagna antiusura. È dal marzo 1998 che la Regione Toscana e le Misericordie toscane, in particolar modo l’Arciconfraternita di Siena, unica associazione nella nostra regione abilitata per legge ad utilizzare i fondi per la prevenzione, messi a disposizione dalla legge 108 del 1996, collaborano sul fronte della prevenzione dell’usura. A sancire questa collaborazione un protocollo d’intesa che ha attivato su tutto il territorio regionale un articolato sistema di centri d’ascolto. Da allora di strada ne è stata fatta molta ed i successi non sono di certo mancati.

Dal 1998 al 2003 sono state ben 592 le famiglie toscane che hanno ottenuto finanziamenti bancari garantiti dal sistema di centri ascolto prevenzione usura delle Misericordie della Toscana per un valore complessivo di 8.358.000 euro. E sempre al 31 dicembre 2003 sono arrivate ben altre 61 proposte di prestiti garantiti ed inoltrati agli istituti bancari.

Questi sono i dati emersi dalla relazione del Presidente della Commissione Prevenzione Usura Lelio Grossi al Commissario Straordinario del Governo per l’iniziative antiusura ed alle Autorità Regionali, la scorsa settimana durante l’incontro che si è svolto nell’Auditorium del consiglio regionale. Da questo pomeriggio è venuto fuori che nel 2003 le richieste ai centri d’ascolto sono cresciute ed i finanziamenti garantiti sono stati 129 per circa 2 milioni e 553 mila euro, con un incremento, rispetto al 2002, del 55% nel numero e del 135% rispetto all’importo erogato. C’è da precisare che chi si rivolge ai centri d’ascolto, non sono solo quelle persone che per risolvere i loro problemi finanziari si rivolgono agli usurai.

L’appoggio ed il sostegno dei centri va anche a tutte quelle famiglie i cui redditi ormai non sono più sufficienti per soddisfare i bisogni primari. Infatti, sono sempre più frequenti le richieste di aiuto per pagare l’affitto, le utenze, il bollo o l’assicurazione della macchina.

«È chiaro – commenta l’assessore regionale alle politiche sociali Angelo Passaleva – che queste osservazioni sono la conferma che il disagio economico è cresciuto ed è comune a molte famiglie che ieri non erano considerate povere». L’Osservatorio delle Misericordie che nell’anno passato ha effettuato circa 1000 colloqui, ha rilevato che le difficoltà finanziarie sono causate prima di tutto da stati di crisi dell’impresa per il 18%, seguiti da malattie con il 17% e dal razionamento del credito con il 16%. La perdita del posto di lavoro ed un uso non corretto del denaro incidono nei dissesti finanziari per il 14%,mentre la separazione o il divorzio per il 13%.

Dai colloqui è stato possibile individuare anche la tipologia di chi si rivolge ai 20 centri gestiti dalla Misericordia. Risulta che ben l’86% delle domande provenga dalle imprese e che solo il restante 14% riguardi persone fisiche. Di quest’ultime l’89% sono dipendenti mentre l’11% è pensionato.

A tutti questi numeri non si poteva non aggiungere anche quelli che indicano le fasce di età. Ben il 65% dell’utenza dei centri è tra i 40 ed i 65 anni, la percentuale si abbassa fino al 41 % per le persone fino a 40 anni. Solo il 7% di chi chiama ha oltre i 55 anni. In questi cinque anni di vita i venti centri hanno aiutato quasi 600 persone. Le strutture si sono specializzate e diventate sempre più efficienti. Unica costante di tutto questo grandissimo lavoro è che viene fatto completamente a titolo gratuito e nella più completa riservatezza.

I centri di ascolto800-860070, questo è il numero verde per essere messi in contatto con uno dei 20 centri attivi in Toscana e gestiti dalla Misericordia per la prevenzione e la lotta contro l’usura. Tutti sono stati aperti nel 1998 ed al loro interno lavorano circa 80 volontari che valutano singolarmente tutte le situazione e propongono soluzioni mediante piani finanziari personalizzati o rateizzazioni più sopportabili. Sono bancari, psicologi, avvocati, spesso in pensione, che hanno messo a disposizione di chi ha bisogno il loro tempo e la loro professionalità. L’attività di questi centri di ascolto si è evoluta in questi 6 anni. All’inizio questa era composta solo dall’assistenza alle famiglie in gravi difficoltà finanziarie;quindi dal rilascio di informazioni e garanzie alle banche per facilitare la concessione di finanziamenti fino a 15.000,00 euro. In un secondo momento, questi centri hanno iniziato a fornire consulenze ed ampliare la gamma dei finanziamenti garantiti, fino ad arrivare ad elevare l’importo massimo a 200 mila euro per i mutui ipotecari. Due di queste strutture operano a Firenze. Gli altri centri sorgono ad Arezzo, Cascina, Empoli, Figline Valdarno, Grosseto, Livorno, Lucca, Montevarchi, Pescia, Pisa, Pistoia, Poggibonsi, Pontedera, Porto San Stefano, Prato, Siena, San Giovanni Valdarno e Viareggio. Una copertura totale del territorio per ricevere sostegno ed assistenza anche per chi è rimasto vittima di fallimenti immobiliari e rischia di perdere la propria casa; o per chi è protestato o oggetto di azioni legali ed ha bisogno di un prestito.