Toscana

Misericordie: corsi di rianimazione di primo soccorso per non vedenti

In altri termini, ciechi e ipovedenti saranno in grado di salvare vite. Il progetto è nato nel 2003 alla Misericordia di Prato per rispondere a una richiesta dei soci dell’Unione italiana ciechi, ma da quest’anno viene esteso a tutta la regione. I partecipanti riceveranno anche un manuale in braille corredato di tracce audio per essere accompagnati nei percorsi di apprendimento, grazie anche al coinvolgimento dell’Unione italiana ciechi della Toscana. «L’idea – dichiara Alberto Corsinovi, presidente delle Misericordie toscane – nasce dalla volontà di estendere il più possibile tra la popolazione la conoscenza delle manovre salvavita e dalla consapevolezza che anche così si favorisce l’inserimento sociale di persone con disabilità, valorizzandone le capacità piuttosto che fermarsi alle difficoltà. Capacità, in questo caso, di salvare vite umane». All’ultimo corso, tenutosi sabato scorso, hanno partecipato anche 8 confratelli delle Misericordie della Lombardia, con la volontà di ripetere quello che si sta facendo in Toscana.