Toscana

Morti in corsia a Piombino, Mugnai (FI) a Saccardi «Ha fallito il sistema che lei è chiamata a governare»

La giunta regionale era stata chiamata a riferire nuovamente in aula dallo stesso Mugnai nei giorni scorsi, «alla luce del quadro mutato», spiega lui stesso. «Io – ha attaccato il capogruppo azzurro – credo che ognuno di noi debba avere una tensione rispetto alla percezione che l’opinione pubblica ha di questa vicenda. Perché la domanda che in giro si rincorre è: ma se non c’è un killer in corsia, non è che è la corsia il killer? Questo è un dubbio che non possiamo permetterci perché mina il rapporto di fiducia necessario tra cittadini e sistema sanitario».

Mugnai ha richiamato criticamente le modalità con cui la vicenda delle morti in corsia a Piombino è venuta alla luce: «Non è emersa – ha ricordato il Vicepresidente della Commissione sanità – secondo il protocollo. Questo è un reparto piccolissimo, 6 posti letto appena, di un piccolo ospedale. E’ fuor da ogni logica che possa accadere in un simile contesto che quasi mensilmente pazienti sull’orlo della dimissione muoiano improvvisamente a causa di emorragie inattese e inspiegabili. Eppure in questo caso la catena di eventi avversi non è stata segnalata come anomala al rischio clinico. No: qualcuno ha inviato delle analisi a Careggi e da lì si è andati in procura. Ma non è così che deve funzionare. Non possiamo permetterci che decessi anomali di persone, vite umane, avvengano senza che nessuno senta di dover intervenire».

«La responsabilità di questo è anche della politica. Io son preoccupato. Anche a Lucca l’errore nell’espianto di rene è venuto fuori da uno scoop giornalistico, non secondo i canali istituzionali. Non può essere un alibi per nessuno poi, alla fine, il fatto che si trovi eventualmente il mostro: il mostro ha potuto operare indisturbato perché il sistema, quel sistema che lei assessore è chiamata a governare, ha fallito».