Toscana

NASCE IN TOSCANA LA PRIMA CENTRALE PER IL TRASPORTO SANITARIO NON DI EMERGENZA

E’ il grande dio romano della medicina, Esculapio, a dare il nome ad una operazione fortemente voluta dalla Regione Toscana: la creazione di centrali di “secondo livello” per la gestione dei servizi di trasporto sanitario non di emergenza. E finalmente, dopo uno studio prolungato e la ricerca della formula societaria migliore, capace di coniugare l’autonomia delle Associazioni di volontariato con le esigenze di organizzazione e ottimizzazione dei servizi sul territorio, la Centrale fiorentina, la prima in Toscana e in Italia, decolla. Il presidente della Regione Claudio Martini, l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi e i rappresentanti delle Misericordie d’Italia e dell’Anpas Pubbliche Assistenze hanno inaugurato ufficialmente la Centrale di Lungarno Santa Rosa, costata un investimento di circa 800 mila euro. Un clima di grande collaborazione tra le Associazioni di volontariato e tra queste e il Servizio sanitario regionale, a partire dalla Asl 10, ha contrassegnato l’istituzione dell’associazione che gestisce la Centrale, Esculapio appunto, presieduta da Alessio Torrigiani, del direttivo regionale delle Pubbliche Assistenze Anpas, vice presidente Alberto Corsinovi, delle Misericordie d’Italia. La Centrale, che ha sede nel Lungarno Santa Rosa (in locali attigui a quelli del 118) è già operativa 24 ore su 24 sette giorni su sette da qualche settimana e impegna 17 operatori, tutti provenienti dalle Associazioni di volontariato e specificamente formati.

Dal 2 gennaio 2004 ha gestito 8000 servizi di trasporto ordinario, fra dimissioni, trasferimenti ospedalieri, visite specialistiche e ricoveri in codice bianco trasmessi dalla centrale 118. Dal 20 febbraio infatti è stata attivata una procedura di collaborazione tra le due strutture per lo svolgimento dei servizi a codice bianco, quelli “non urgenti”. Ma in pratica come funziona la Centrale? Il suo compito è quello di tenere sotto controllo in ambito provinciale la situazione del trasporto sanitario non di emergenza, ossia quello che attiene a ricoveri, dimissioni, terapie, riabilitazioni e quant’altro, di ottimizzare le risorse umane e di mezzi. Ciascun utente può rivolgersi direttamente alla propria Associazione. Se questa è in grado di rispondere nei tempi adeguati alla richiesta la centrale viene semplicemente informata del servizio effettuato. Se l’Associazione incontra, per una qualche ragione, difficoltà a far fronte alla richiesta si rivolge alla centrale che, disponendo di informazioni in tempo reale, cerca sul territorio la soluzione più idonea. Esculapio non si sostituisce quindi in alcun modo alle Associazioni né allenta il legame tra soci e Associazioni, ma le affianca come strumento in grado di ottimizzare il servizio in un territorio urbano estremamente variegato e complesso. Raccogliendo anche le richieste che provengono da ospedali e case di cura e le chiamate non di emergenza che giungono al 118, razionalizza ulteriormente il rapporto tra domanda e offerta. Tutte le Associazioni sono in collegamento telematico con la centrale, possono controllare l’andamento quotidiano dei servizi e affidano alla centrale i compiti amministrativi relativi a questa attività. Esculapio nasce come associazione di associazione convenzionata con la Asl di Firenze, titolare dei servizi.

Prima della inaugurazione i rappresentanti della Regione e del mondo del volontariato hanno firmato l’Accordo quadro per il trasporto sanitario, che prevede tra l’altro un incremento annuo del 3% sui rimborsi spese, uno snellimento dell’attività amministrativa e altri rimborsi sul materiale sanitario e le coperture assicurative. Un accordo importante se si pensa che l’onere per questi servizi ammonta a circa 41 milioni di euro. “L’accordo quadro – ha commentato l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi – dà certezze economiche al volontariato, che noi vogliamo sempre più protagonista attivo nel Servizio sanitario regionale”.(cs-sc)