Toscana

NAUFRAGIO CONCORDIA: RIMODULAZIONE DEI 192 UOMINI ANCORA IMPEGNATI. RIPRESE LE OPERAZIONI DI “DEFUELING”

A tre settimane dal tragico naufragio della Costa Concordia, la struttura del Commissario delegato sta procedendo, in raccordo con tutte le strutture operative impegnate sull’isola, alla rimodulazione delle forze in campo secondo le mutate esigenze operative, mano a mano che le attività procedono. Ad oggi sono 192 gli uomini e le donne che operano, secondo i rispettivi ruoli e competenze (tra gli altri: 68 del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, 49 delle Capitanerie di porto, 20 volontari e 17 appartenenti alla comunità scientifica), nell’ambito della risposta emergenziale assicurata dal sistema nazionale di protezione civile, a fronte delle 583 unità di personale che hanno rappresentato il picco massimo − lo scorso 21 gennaio, all’indomani della dichiarazione dello stato d’emergenza e dell’insediamento della struttura commissariale. Sono riprese stamattina alle prime luci dell’alba le operazioni subacquee propedeutiche all’avvio del “defueling” del Costa “Concordia”. Approfittando di una finestra di condizioni meteorologiche favorevoli, il pontone Meloria ha lasciato gli ormeggi e tutto il personale Smit Salvage e Neri disponibile sta lavorando per ultimare l’installazione delle valvole a prora della nave. Già dal pomeriggio-sera di oggi, tuttavia, è atteso un nuovo rinforzo dei venti da nord/nord-est, con conseguente aumento del moto ondoso: il Meloria farà quindi rientro a breve in porto, per tornare ad operare non appena si ripresenteranno condizioni meteo-marine favorevoli. Restano invece sospese le attività di ricerca dei dispersi nella parte aerea dello scafo e nei 18 chilometri quadrati scandagliati nei giorni scorsi, e che richiedono condizioni di mare particolarmente calmo. Le strumentazioni per il monitoraggio della nave gestite dagli esperti del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze non hanno registrato valori anomali nei movimenti del Costa “Concordia”. Procede inoltre l’attività di monitoraggio ambientale assicurata da Ispra e Arpat così come l’attività di ripristino del sistema di panne anti-inquinamento attorno alla nave, spostate o danneggiate a causa del mare molto mosso negli ultimi giorni.