Toscana

NEL NOME DI LA PIRA INIZIATIVA DI UNA DIOCESI ITALIANA PER LA PACE IN CONGO

Una lettera «per seminare speranza e pace nella giustizia, per tutte le nazioni, in particolare per la Regione dei Grandi Laghi. Un angolo di Africa le cui ricchezze sono state, e sono, motivo di guerra, anche a causa degli appetiti di possesso dei potentati economici internazionali». È l’iniziativa lanciata, nel nome di Giorgio La Pira, in occasione del centenario della nascita di La Pira, che ricorrerà il 9 gennaio del 2004, dal vescovo di Noto, mons. Giuseppe Malandrino, insieme ai nove Comuni della diocesi, gemellata da circa 15 anni con la diocesi africana di Butembo Beni, nella Repubblica democratica del Congo. «Un gesto simbolico – spiega il vescovo – che racchiude un messaggio religioso ed umano e di solidarietà concreta. Vogliamo richiamare la comunità internazionale sul fatto che c’è unità di destino fra i popoli del Mediterraneo e dell’Africa…». Agli otto punti che hanno guidato lo sviluppo del gemellaggio e l’opera dei missionari e dei volontari in questo quindicennio, preghiera, conoscenza reciproca, gemellaggio fra le parrocchie, microrealizzazioni sociali, creazione di un doppio comitato diocesano, si è aggiunto ora un elemento nuovo. Fare conoscere ai fratelli congolesi la figura e l’opera di Giorgio La Pira, perché il suo messaggio di pace giunga in Africa». Commentando l’iniziativa, Ndungo Vigheri preside della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Graben a Butembo, ha chiesto «alle nazioni europee un mandato di imposizione della pace» lamentando «la mancanza di un intervento deciso in Congo da parte dell’Onu».