Toscana

Natale: contro gli inganni a tavola gli agricoltori toscani fermano i «tir della vergogna»

Ad annunciare l’azione di contrasto al dilagante e vergognoso fenomeno della “contraffazione agroalimentare” è Coldiretti preoccupata per l’emorragia costante di posti di lavoro e l’elevato tasso di disoccupazione giovanile (info su www.toscana.coldiretti.it). “Se non difendiamo i nostri prodotti e la nostra identità non ci sarà futuro per i nostri giovani” annuncia l’azione Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana che guiderà il presidio che si svolgerà in stretta collaborazione con le forze dell’ordine presenti in frontiera e a cui parteciperanno diecimila allevatori e coltivatori della Coldiretti provenienti da tutte le Regioni, migliaia dalla sola Toscana.

“La Battaglia di Natale” prenderà ufficialmente il via mercoledì 4 dicembre alle ore 9.00 al Brennero. Il campo base è all’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada del Brennero – direzione sud (Austria-Italia). Attraverso il valico Brennero giungono in Italia miliardi di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di fruttaconcentrati e altri prodotti che, come dimostra il dossier elaborato dalla Coldiretti per l’occasione, stanno provocando la chiusura delle stalle e delle aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro insieme a ripercussioni su tutta la filiera. Regina del Made in Italy con 463 specialità alimentari e 24 prodotti riconosciuti tra Dop e Igp, la Toscana è la regione più “taroccata” del pianeta. Secondo una recente stima il falso Made in Tuscany costa un ammanco di 6miliardi di euro l’anno e circa 30mila posti di lavoro.

In collegamento diretto con il Brennero nel centro della Food Valley italiana a Reggio Emilia, con corteo dalle ore 10.30 e conclusione in Piazza S. Prospero, migliaia di allevatori manifesteranno per salvare il vero prosciutto italiano assunto a simbolo della difesa del Made in Italy nei confronti delle imitazioni provenienti dall’estero.