Toscana

Neonata trovata morta a Campi. Card. Betori: «Un gesto di disperazione che lascia sconcertati»

«Questo gesto di disperazione – afferma l’arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori – lascia  tutti profondamente addolorati e sconcertati. La morte di questa piccola fa ipotizzare una situazione di grave difficoltà che non si è stati capaci di intercettare. La nascita di una nuova vita deve essere accolta e salvaguardata in ogni modo; la Chiesa e molte realtà cattoliche non fanno mancare la presenza e la vicinanza alle mamme in difficoltà che possono rivolgersi ai consultori familiari, ai centri di aiuto alla vita, e come ultima scelta possono lasciare in sicurezza i neonati nelle culle termiche affinché siano affidati ad una famiglia. Sono possibilità che insieme al parto in anonimato negli ospedali devono essere più valorizzate e promosse. Rivolgiamo una preghiera per questa creatura accolta nella luce del Signore, invochiamo pietà cristiana e misericordia per i genitori».

La neonata non presentava segni evidenti di lesioni, e da un primo esame del medico legale sembra partorita al nono mese di gravidanza. Aveva addosso un maglioncino ed era avvolta in una coperta. La borsa da viaggio di colore scuro nella quale si trovava era stata abbandonata con la cerniera aperta accanto a un raccoglitore di farmaci a Campi Bisenzio (Firenze). Sarà l’autopsia disposta dal pm Concetta Gintoli a stabilire le cause della morte. Al vaglio dei carabinieri anche le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza della zona

«Vedere che una vita appena nata è stata gettata via e non le è stata data alcuna possibilità è veramente una cosa molto triste – ha dichiarato l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi – soprattutto se si considera che noi abbiamo percorsi tutelanti sia per la madre che per il bambino, anche nel rispetto di chi un figlio non lo vuole tenere. Evidentemente c’è da lavorare molto sull’informazione».

«È un fatto molto triste – ha aggiunto Saccardi – che pone l’attenzione sul fatto che abbiamo messo in campo tante cose, ma evidentemente non sono bastate. In Toscana è possibile con il progetto ‘Mamma segreta’ partorire in sicurezza nei nostri ospedali pubblici senza dover riconoscere il neonato. Peraltro in queste situazioni abbiamo dei percorsi molto rapidi per dare in adozione il neonato, con percorsi in sicurezza che tutelano anche la salute della mamma. Abbiamo anche due culle termiche a Firenze dove è possibile abbandonare in sicurezza il neonato con la certezza che quella vita non sarà buttata via». «Forse – ha concluso l’assessore – ‘Mamma segreta’ bisognerebbe riprenderlo e diffonderlo ulteriormente».