Toscana

Novo Modo: torna a Firenze la tre giorni di confronto sul nostro tempo

«Novo Modo è occasione di incontro tra diversi soggetti, nella convinzione che questi temi debbano essere trattati in una visione di insieme. – spiega Andrea Baranes, presidente  di FCRE (Fondazione Culturale Responsabilità Etica), tra i promotori dell’evento –Non possiamo considerarli come a se stanti. E’ necessario mettersi in gioco e soprattutto mettersi insieme per affrontare queste sfide».

Non a caso il collante dei tanti partner di Novo Modo è la comune passione per l’umano, l’impegno per la buona politica, la determinazione a superare localismo e interessi personali.

Per questo da venerdì 23 a domenica 25 l’ Auditorium di Sant’Apollonia vedrà alternarsi decine di operatori che proporranno idee per un diverso modello di sviluppo perché quello che ha generato la crisi si sta dimostrando in grado non solo di sopravvivere a se stesso ma anche di riprodursi in forme nuove.

«Quello che vediamo – prosegue Baranes – è il dominio della finanza, tutto si riduce al valore economico e nessun governo sembra voler tenere conto dei reali bisogni dei cittadini. Non a caso il tema centrale di questa seconda edizione sono le Disuguaglianze: non solo quelle di reddito e ricchezza che sono ormai davanti agli occhi di tutti  ma anche quelle legate ai disastri ambientali, ai diritti, all’accesso ai servizi. Quel che è certo – conclude Baranes – è che tutti noi siamo coinvolti, nessuno è o può sentirsi escluso. Tutti coloro che vorranno intervenire potranno dare il proprio contributo e provare a tracciare le linee per un nuovo modello di sviluppo».

I tre giorni di incontri saranno aperti a tutti ad ingresso libero: il programma è consultabile dal sito www.novomodo.org.

L’evento è organizzato da Banca Etica, Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Legambiente e da quest’anno anche di Libera – Associazione, nomi e numeri contro le mafie, Fairtrade Italia, CTM Altromercato, Scuola di Economia Civile, Polo Lionello Bonfanti.