Toscana

Obiettivo sostenibilità: torna «Terra Futura»

DI MARCO LAPISostenibilità. È questa la parola d’ordine che da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile risuonerà ancora nei padiglioni fieristici della Fortezza da Basso, a Firenze, dove torna «Terra Futura», la mostra-convegno sulle «buone pratiche» in campo economico, sociale e ambientale giunta ormai, tra crescenti apprezzamenti, alla sua terza edizione. Promosso e organizzato dalla Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Consorzio Etimos, Etica Sgr, Rivista «Valori») e da Adescoop – Agenzia dell’Economia Sociale, l’evento è realizzato in partnership con Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente e in collaborazione, tra l’altro, con Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze. E proprio la Toscana sarà ancora una volta in prima fila attraverso la presentazione di progetti, esperienze e iniziative capaci di dimostrare che la strada alternativa verso un futuro sostenibile si costruisce a partire dalle scelte e dalle azioni quotidiane di cittadini, associazioni, imprese, enti locali e istituzioni, imprese.Titolo della terza edizione sarà «La nostra Terra Futura: oltre il petrolio, oltre l’ingiustizia».

Un messaggio forte, lanciato attraverso dibattiti, convegni, animazioni e «buone pratiche messe in mostra». «Terra Futura 2006 assume il petrolio come simbolo di un modello di sviluppo non sostenibile», spiega Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità Etica onlus. E aggiunge: «L’accento sarà posto su alcuni evidenti paradossi che sono oggi sotto gli occhi di tutti. A partire dalla crisi energetica in corso, alle questioni connesse all’ingiustizia e alla povertà nel mondo. Sono temi forti di politica internazionale che ci sollecitano a gestire i beni comuni in maniera diversa e condivisa».

Continua anche quest’anno, infatti, la riflessione sui beni comuni come possibile base di partenza per costruire un altro sistema socioeconomico che si preoccupi del loro mantenimento e della loro rigenerazione. A Terra Futura prende vita un percorso comune e condiviso, dimostrato anche dall’impegno dei partner dell’evento: realtà molto diverse che, per la prima volta allo stesso tavolo, operano per individuare insieme soluzioni concrete. Non mancheranno quelle di area cattolica, come la Fondazione Lanza di Padova, presente sabato 1° aprile con la presentazione dei libri «Biotecnologie e cittadinanza» di Giuseppe Pellegrini (ore 11) e «Teologia ed ecologia» di Simone Morandini (ore 14), nonché con il convegno «Caldo da morire?» (ore 16,30), dedicato all’impatto del riscaldamento globale sulla salute e sulla società, coordinato da Matteo Mascia.

Tra gli altri appuntamenti di rilievo della «tre giorni» è senz’altro da segnalare, sul fronte del commercio equo e solidale, la «Conferenza internazionale delle Botteghe del Mondo», una riflessione sulla loro concreta capacità di essere agente di solidarietà e di cambiamento sociale. In programma anche la presentazione dell’edizione italiana curata da Gianfranco Bologna di «State of the world 2006», il rapporto annuale del Worldwatch Institute. Il cartellone completo degli avvenimenti è consultabile nel sito www.terrafutura.it.

Ma Firenze sarà teatro, il 17 e 18 giugno, anche di un altro importante appuntamento ambientale di cui avremo modo di riparlare, e cioè il terzo Forum dell’informazione cattolica per la salvaguardia del creato organizzato da Greenaccord sul tema «Energia rinnovabile: una scelta etica», che seguirà la recente giornata romana di studio su bioenergie e biomateriali, intitolata «No food: agricoltura di frontiera» e organizzata in collaborazione con Coldiretti. Segno, anche questo, di un’attenzione crescente del mondo cattolico alle tematiche ambientali che, al di là di questi eventi nazionali, potrebbe (e dovrebbe!) svilupparsi meglio anche in ambito regionale e locale.