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PAKISTAN, CHIUSA UFFICIALMENTE RICERCA SUPERSTITI TERREMOTO; FORSE 40 MILA I MORTI

Le autorità pakistane hanno dichiarato ufficialmente conclusa la ricerca dei superstiti del terremoto dello scorso 8 ottobre, decidendo di concentrare gli sforzi sui milioni di sfollati. Lo ha detto un portavoce dell’esercito, sostenendo che le possibilità di ritrovare persone ancora vive sotto le macerie sono estremamente esigue. Proseguono intanto le operazioni di soccorso, mentre gli operatori umanitari stanno organizzando sepolture di massa per i cadaveri rinvenuti nelle zone disastrate. Dalla vicina India continuano ad arrivare aiuti: oggi un convoglio ferroviario carico di coperte, tende, lenzuola e medicinali è partito dalla capitale indiana New Delhi diretto in Pakistan lungo la strada che da Attari arriva a Wagah, unica linea ferroviaria tuttora attiva tra le potenze nucleari da sempre rivali, le quali hanno combattuto tre guerre nel secolo scorso, di cui due per il possesso del Kashmir.

Intanto il quotidiano indiano ‘The Times of India’ riporta notizie di ‘intelligence’ in base alle quali nel terremoto, che ha raggiunto i 7,6 gradi della scala Richter, sarebbero morti, tra gli altri, circa 1.500 guerriglieri estremisti presenti nel Kashmir pakistano, dal 1989 in lotta per l’autonomia del Kashmir indiano da New Delhi. Secondo gli ultimi bilanci ufficiali, il sisma ha causato complessivamente circa 25.000 morti e oltre 63.000 feriti, ma le Nazioni Unite hanno parlato di almeno 30.000 deceduti e fonti indipendenti arrivano a stimarne 40.000. Misna