È salito da 38.000 ad almeno 40.000 il numero provvisorio delle vittime accertate del terremoto di magnitudo 7,6 della scala Richter che ha colpito il Kashmir lo scorso 8 ottobre: lo ha precisato il governatore del Kashmir pachistano, Sikandar Hayat Khan, spiegando che in molte zone i soccorritori non sono ancora potuti arrivare, sia a causa delle difficoltà di spostamento nella regione, che si trova ad altissima quota, sia per la gravità dei danni riportati alle infrastrutture sia infine perché molte delle località colpite si trovano lungo il confine fortificato con l’India. Ci sono città in cui non è stato possibile togliere tutte le macerie: le vittime alla fine potrebbero anche essere 70 o 80.000 ha detto Khan, sottolineando che si tratta della peggiore tragedia della nostra storia. Se le stime del governatore dovessero trovare conferma e le vittime nel solo Kashmir fossero 40.000, il bilancio finale del sisma si dovrebbe aggirare, in tutto il Pakistan, intorno ai 53.000 morti. In effetti, però, c’è ancora molto da scavare, e in alcuni casi le sorprese sono anche positive: ieri, ad esempio, i soccorritori hanno ritrovato viva sotto le macerie della sua casa una bambina diversamente dotata, rimasta sepolta per una settimana.Misna
