Toscana

PENA DI MORTE, AMNESTY INTERNATIONAL: CORTE SUPREMA USA, SENTENZA INACCETTABILE

“La decisione della Corte suprema federale Usa (di ieri, ndr) di respingere il ricorso sull’incostituzionalità delle esecuzioni tramite iniezione letale rischia, dopo sette mesi di sospensione, di rimettere in moto la macchina della morte in tempi brevi”. Per questo motivo, a giudizio di Amnesty International, è “una sentenza inaccettabile, perché è come se affermi che c’è un modo umano e indolore di mettere a morte una persona”. D’altra parte, “che l’iniezione letale sia una forma d’esecuzione crudele è dimostrato da numerosi casi, in cui questo metodo ha provocato sofferenze indicibili”. “Ciò nonostante – dicono ad Amnesty International – auspichiamo che l’attuale fase di ripensamento sull’uso della pena di morte negli Usa e i sette mesi di moratoria contribuiscano a convincere l’opinione pubblica e le autorità dei singoli Stati degli Usa che, come affermato chiaramente a dicembre dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della pena di morte si può e si deve fare a meno”.Sir