Toscana

PERU’, OLTRE 300 VITTIME PER IL TERREMOTO; IL CORDOGLIO DEL PAPA

Sono 337 i morti e 827 i feriti, secondo le ultime stime ancora provvisorie fornite dalla Protezione Civile peruviana, provocati dal sisma di 7,7 gradi della scala Richter che nella notte ha colpito diverse regioni del paese andino: “Il bilancio che abbiamo corrisponde ai dipartimento di Ica (sud) e Lima (centro)” ha precisato Walter Tapia, capo delle operazioni di emergenza della ‘Defensa Civil’ che ha parlato anche di almeno 350 abitazioni distrutte. L’Istituto sismologico nazionale ha situato l’epicentro del terremoto nel mare, 169 chilometri a sud-ovest della capitale, a una profondità di 47 chilometri; la prima scossa si sarebbe protratta per due minuti con centinaia di repliche. L’area più colpita risulta quella di Ica, 300 chilometri a sud di Lima, nell’omonimo capoluogo – dove il crollo di una torre della chiesa Senor de Luren ha intrappolato un numero imprecisato di fedeli – e le vicine città di Pisco e Chincha; nella regione, che appare completamente isolata e priva di corrente elettrica, è stato decretato lo stato d’emergenza, ha annunciato il presidente Alan García in un messaggio al paese, mentre il ministero della Sanità ha lanciato un appello per la raccolta di sangue. Un’iniziale allerta tsunami – diffusa anche per Cile, Ecuador, Colombia, Panama, Costa Rica, Nicaragua, Guatemala, El Salvador, Messico e Honduras – è stata revocata.

“Profondamente addolorato nell’apprendere la triste notizia del terremoto che ha causato tante vittime e ingenti danni materiali” Benedetto XVI ha inviato oggi, tramite il segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, un messaggio ai vescovi delle diocesi del Perù colpite dal sisma, esprimendo “il suo sincero cordoglio ai familiari dei defunti, così come i sentimenti di paterna vicinanza spirituale ai numerosi feriti e a coloro che si sono visti privati della loro casa”. Il Papa, prosegue il testo pubblicato sul sito Internet della Sala Stampa Vaticana, “sollecita le istituzioni e le persone di buona volontà a prestare con carità e spirito di solidarietà cristiana il necessario aiuto ai danneggiati” e invia la benedizione apostolica “ai colpiti e a chi li soccorre”, come “segno di affetto all’amato popolo peruviano”.

Misna