Toscana

PISA, PROTESTA DEL LAVORATORI AEROPORTUALI PER DIFFICILI RELAZIONI CON DIREZIONE PERSONALE SAT

Duecento metri di nastro bianco sono stati distribuiti in questi giorni dai sindacalisti di Fit/Cisl e di Uil trasporti ai dipendenti Sat, la società che gestisce l’aeroporto Galilei di Pisa. Portandolo al braccio, i lavoratori aeroportuali intendono denunciare le difficili relazioni con la direzione del personale. Secondo Valerio Russo, coordinatore di Fit/Cisl, il nastro bianco ha fasciato il braccio della gran parte degli addetti alla rampa, allo scalo e alla sala.«La direzione aziendale – commenta Valerio Russo – con diverse, opinabili, motivazioni, ha di fatto impedito a una parte dei lavoratori anche di partecipare alla recente assemblea dei dipendenti indetta dai due sindacati». In quella assemblea, i lavoratori avevano espresso la loro solidarietà ad Antonio Gentilini, sospeso per dieci giorni per aver attraversato il piazzale aeromobili – sì da raggiungere velocemente un mezzo in panne – e aver urtato il furgone aziendale con un’altra auto di servizio. Gentilini, 49 anni, da trenta dipendente della Sat, è caposquadra airside. Il suo compito: gestire le operazioni del personale sottobordo all’aereo.Avvenne tutto lo scorso 1 febbraio. Un giorno che molti pisani ancora ricordano: strade gelate, invase dalla neve, black-out in centinaia di abitazioni. Il nostro, dotato di gomme da neve, è uno dei pochi ad arrivare in orario a lavoro in aereoporto. Il suo turno inizia alle 5.30 del mattino: «in pista, in quel giorno, eravamo appena in sei, mentre la dotazione organica per il turno mattutino prevede dodici dipendenti in pista per le operazioni sottobordo».L’azienda, all’indomani – continua Valerio Russo – diramerà un comunicato interno, stigmatizzando chi non aveva preso servizio e, al contrario, ringraziando chi si era presentato regolarmente al lavoro. E però…. Quella mattina – dice Gentilini – avrebbero dovuto partire dal Galilei una dozzina di voli. La neve, però, si era attaccata alle ali degli aerei. Dovevamo liberare quelle ali e spruzzarvi dell’antigelo.Gentilini si muove con il doblò aziendale – a bordo ha anche un collega – per recuperare alcune scope necessarie all’operazione. Quando viene chiamato dal responsabile di turno per una urgenza: c’è un mezzo del catering bloccato sulla pista, un veivolo non può partire.Pronti, si riparte. il caposquadra airside decide di attraversare il piazzale aereomobili per accorciare i tempi. Quando, in prossimità dello stand 55, sotto il faro, viene urtato violentemente sul lato destro dalla Panda di un collega.Di ritorno dal ricovero, la punizione inflitta dall’azienda. 10 giorni di sospensione e una busta paga più leggera di oltre 900 euro. «Il capo del personale – commenta Mariolina De Marinis (Fit/Cisl) – ha usato nei confronti del nostro iscritto una procedura molto singolare. Non dando, tra l’altro, nemmeno il tempo al lavoratore di rivolgersi al collegio arbitrale». Di qui la decisione di Fit/Cisl di impugnare il provvedimento.Ma c’è di più. Ai sindacalisti non va giù che il corso di formazione per nuovi addetti alla security sia stato interdetto alle donne («è una grave discriminazione»), mentre sostengono che alle lavoratrici in maternità facoltativa non è stato corrisposto il premio di risultato.