Toscana

PORTALE WEB E SOFTWARE PER LOTTA A EVASIONE FISCALE

(ASCA) – Un portale del contribuente e un software per scovare gli evasori. Punta sulle nuove tecnologie la Regione Toscana per recuperare risorse dalla lotta all’evasione fiscale. Il software si chiama ‘Elisa’: una rete ed una piattaforma informatica condivisa, che permetterà ai Comuni di scambiarsi informazioni, ripulire gli archivi da errori diffusi e condividere domani banche dati in possesso delle diverse branche della pubblica amministrazione ed altri enti, come il catasto delle utenze elettriche e idriche . ‘Elisa’ sarà esteso a tutti i comuni della Toscana entro tre anni. La Regione investirà quattro milioni di euro e altri tre li metterà il resto del sistema. Il portale invece nasce con l’obiettivo di aiutare chi dimentica di pagare o sbaglia a farlo, come avviene spesso per il bollo auto. Dall’inizio dell’anno la Regione ha lanciato un nuovo servizio on line che avvisa il cittadino che si registra, per e-mail o con un sms, della scadenza del bollo. Il prossimo passo sarà l’attivazione, entro dicembre, di un vero e proprio portale del contribuente per tutte le transazioni tributarie. A proposito del bollo, la Regione ha deciso anche di tornare a gestire il bollo auto in proprio, finora era affidato all’Aci. Su tre milioni e mezzo di veicoli che circolano in Toscana, mezzo milione non pagano il bollo o lo fanno in ritardo: uno su sette. Infine la Regione sta pensando ad un unico agente e ad un’unica piattaforma per la riscossione dei tributi, compresi quelli degli enti locali. “Non solo far cassa un anno, ma far diventare stabile il maggior gettito recuperato: magari con la possibilità in futuro, scovato chi non paga le tasse, di ridurre la pressione fiscale su altri” in modo selettivo, come strumento per attrarre investimenti e rendere la Toscana più competitiva. Lo ha detto l’assessore al bilancio della Regione Riccardo Nencini, presentando 8 misure allo studio della giunta per la lotta all’evasione. Tutto parte da un progetto integrato specifico, parte del Dpef e del programma regionale di sviluppo, che ora dovrà declinarsi in azioni specifiche. “In un anno il recupero dei tributi regionali non pagati è cresciuto – annota l’assessore – In dodici mesi abbiamo incassato 160 milioni. Quest’anno ad agosto erano già 72: oltre il 14 per cento in più, negli stessi mesi. Ma vogliamo andare oltre”. Da qui una serie di azioni volte a “scovaré o far scoprire con maggiore facilità i redditi da assoggettare ad Irpef, il valore della produzione (su cui si calcola l’Irap), le rendite catastali o anche superfici ed attività che sono i parametri, ad esempio, della tassa sui rifiuti. Strumenti che la Regione potrà utilizzare direttamente o da mettere a disposizione degli enti locali o di chi è tenuto ad operare i controlli. Ad esempio, ha spiegato Nencini, “le imprese che violano le norme sulla sicurezza sul lavoro possono essere potenziali evasori. Un’idea – spiega l’assessore – è quella di incrociare le banche dati e chiedere un aiuto alle aziende sanitarie locali”.