Toscana

Pace e sviluppo, tornano le «sentinelle»

Costruzione e tutela della pace, promozione umana, debito e mercati finanziari, riduzione della povertà e aiuto pubblico allo sviluppo, commercio internazionale e agricoltura, consumo e risparmio socialmente responsabile, salute, ambiente e sviluppo sostenibile: sono questi i temi contenuti nel manifesto di dieci pagine intitolato «La pace condizione essenziale per lo sviluppo globale» stilato da 60 associazioni e movimenti cattolici aderenti al cartello «Sentinelle del mattino 2002».

Il manifesto è stato diffuso mercoledì scorso durante una conferenza stampa a Roma, presso la Radio Vaticana, per presentare la manifestazione in programma questo sabato a Firenze, un appuntamento che tra l’altro coincide con la Giornata internazionale della pace indetta dalle Nazioni Unite. «Un motivo in più – ha spiegato Leonardo Becchetti, delle Comunità di vita cristiana – per ribadire una serie di impegni e proposte che le associazioni intendono assumere».«Condanniamo ogni forma di terrorismo – si legge nel documento – e crediamo nel negoziato. Preferiamo nettamente decisioni concertate e non unilaterali al fine di rafforzare e non indebolire l’azione delle istituzioni internazionali. Crediamo che la migliore risposta da dare alle minacce del terrorismo e della guerra sia, innanzitutto, quella della conversione personale unita ad un impegno ancora più convinto per la costruzione della pace, attraverso il dialogo interreligioso e la solidarietà globalizzata, per rendere più giusti e sostenibili gli equilibri del mondo». L’impegno delle associazioni passerà quindi attraverso «l’azione educativa, la testimonianza e la partecipazione», proponendo e ampliando stili di vita come «il consumo e risparmio responsabile, gli esempi di imprenditoria e cooperazione sociale, il commercio equo e solidale, le attività di cooperazione allo sviluppo, la finanza etica…».

Tra le proposte concrete delle associazioni, la necessità di «ridare ruolo alle Nazioni Unite», rafforzandone «democrazia, autorevolezza ed efficacia» e privilegiando «gli approcci locali, valorizzando anche i contributi di mediazione non governativi, affrontando tutti i conflitti, anche quelli interni quando violano la libertà delle popolazioni». Da qui l’invito a «combattere autenticamente il commercio delle armi, adottando meccanismi di limitazione e controllo a partire dall’informazione su tutte le operazioni di vendita e acquisto» ed evitando ogni «copertura finanziaria pubblica a chi produce e vende le armi». In materia di «governance globale» le associazioni chiedono di individuare «meccanismi di governance effettiva ed efficace, che coinvolgano le organizzazioni delle società civili del Nord e del Sud del mondo», riformando le Nazioni Unite «ad esempio con l’istituzione di un Consiglio di sicurezza economico e sociale e con una riforma delle istituzioni finanziarie internazionali».

Sul tema del debito estero si chiede all’Italia di «sottoscrivere nel più breve tempo possibile i singoli accordi bilaterali di cancellazione in modo da rispettare la scadenza triennale prevista dalla legge» e di «ostacolare in ogni modo, attraverso forme di tassazione da studiare attentamente, le transazioni valutarie speculative al fine di concorrere alla regolamentazione del mercato finanziario internazionale». Il manifesto chiede di riconoscere il diritto al cibo e di promuovere i modelli di agricoltura sostenibile. Altre proposte sono il sostegno, anche fiscale, alle «iniziative della società civile orientate al consumo, al risparimio socialmente responsabile e alla gestione non profit», l’accesso ai farmaci tutelati da brevetti per le popolazioni del Sud del mondo, e regole comuni di tutela dell’ambiente.

CHI SONO«Noi – spiegano le Sentinelle del mattino – siamo le associazioni e le organizzazioni cattoliche italiane che si sono ritrovate, assieme anche agli istituti missionari, il 7 luglio 2001 a Genova prima del G8, con l’obiettivo di dare voce a quella parte dell’opinione pubblica che intende ispirare la propria ricerca di giustizia e la propria azione all’insegnamento e agli ideali evangelici. In quella occasione abbiamo presentato al Governo italiano un manifesto in cui abbiamo chiesto che i potenti della terra, riuniti a Genova, assumessero impegni concreti per la promozione di una maggiore giustizia sociale globale». COS’È IL G8Per G8 o G7 si intende il «gruppo» che riunisce gli otto cosiddetti Paesi più industrializzati del mondo: Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Canada e, quando si è in otto, Russia. IL NOMEPerchè «Sentinelle del mattino»? A Tor Vergata, in occasione della Giornata mondiale della gioventù del Giubileo 2000, il Papa ha invitato i giovani ad essere le «sentinelle del mattino» nell’alba del terzo millennio, a difendere la pace, la vita, i diritti umani e a sforzarsi «con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti». A questo invito abbiamo inteso ispirare il nostro impegno, assieme a tutti quanti vorranno sostenerlo e farlo proprio. L’IMPEGNO«In questa prospettiva, vogliamo prima di tutto – spiegano le Sentinelle del mattino – continuare a formarci sui temi che ci interessano: il debito estero, il commercio internazionale, il governo della finanza globale, la protezione dei beni pubblici globali (ambiente, diritto all’alimentazione, diritto all’acqua potabile…) e, quindi, continuare a svolgere un ruolo critico e propositivo nei confronti delle istituzioni. Sappiamo, infatti, che tutti questi temi che sembrano toccare solo i poveri del mondo, riguardano anche noi, la nostra vita di tutti i giorni e si inseriscono in un cammino che ognuno di noi svolge come gruppo, parrocchia, associazione, movimento o congregazione e che sarà arricchito dalla condivisione dei contributi dei singoli.

Dare un’anima alla globalizzazione. Il saluto dei vescovi toscani

Il manifesto delle associazioni

CRISI USA-IRAQ: 60 ASSOCIAZIONI CATTOLICHE, «NO ALLA GUERRA PREVENTIVA»

Globalizzazione, i rischi li corre il sistema democratico

Il sito ufficiale delle Sentinelle