Toscana

Parità scolastica, cammino ancora lungo da compiere. A Firenze il convegno della Fism

Alla manifestazione, dal titolo «Dal Nido gratuito alla Parità Scolastica. La bellezza delle Opere che educano», parteciperanno, tra gli altri, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, il presidente Regione Toscana Eugenio Giani e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana Ernesto Pellecchia, nonché il presidente Fism Toscana Leonardo Alessi.Il primo tema che verrà affrontato nel convegno della Federazione toscana delle scuole materne cattoliche sarà il «Progetto Nidi Gratis» promosso dalla Regione per l’anno educativo 2023-2024. Si tratta del provvedimento che permetterà ai figli fino a 3 anni delle famiglie con Isee inferiore a 35mila euro di frequentare gratuitamente l’asilo nido. La struttura potrà essere non solo comunale, ma anche privata e accreditata come le realtà appartenenti al mondo Fism Toscana, con i suoi circa 150 nidi di ispirazione cristiana. Per i fondi, accanto alle risorse Inps si affiancheranno quelle garantite dalla Regione, in modo che l’intera retta sia coperta.«Sicuramente il provvedimento attraverserà una fase di rodaggio e necessiterà di adeguamenti in corso d’opera e snellimento burocratico, ma rimane una decisione importante e innovativa, dai molti risvolti positivi» spiega il presidente Fism Toscana Leonardo Alessi. «In primo luogo, aiuta economicamente le famiglie che mettono al mondo figli, un aspetto fondamentale per un paese come l’Italia in cui la natalità è in picchiata. Inoltre, avrà un effetto benefico sull’occupazione femminile: da una parte aiuterà le donne a tornare a lavoro dopo la maternità; dall’altra, grazie alle risorse messe in campo dalla regione, incrementerà “la domanda” delle famiglie e stabilizzerà i posti delle educatrici assunte negli asili nido».Tuttavia, avverte il presidente regionale Fism, la strada è ancora lunga e nel mondo educativo 0-6 rimangono ancora criticità da affrontare al più presto, in particolare nelle scuole dell’infanzia. «A differenza dei nidi, per queste strutture è rimasta una distinzione fra chi frequenta una scuola statale e chi una scuola paritaria Fism e i circa 12mila alunni che frequentano istituti della Federazione pagheranno mensa e retta. Vanno trovate risorse da utilizzare per armonizzare la complessiva realtà delle scuole materne, in modo da venir incontro anche in questo caso alle famiglie con Isee inferiore a 35mila euro nel pagamento della retta. Senza correttivo, il provvedimento regionale rimarrà monco».La seconda parte del convegno offrirà l’occasione per una panoramica sulle condizioni psicologiche dei bambini e sulle sfide, presenti e imminenti, in cui le scuole paritarie dovranno rendersi protagoniste. Saranno ascoltate le testimonianze di chi lavora tutti i giorni «sul campo» e che quindi conosce bene le difficoltà del mondo educativo italiano. «Siamo in un momento difficile per l’educazione – ammette Alessi –, tanto che l’emergenza educativa registrata negli ultimi anni si è oggi trasformata in una gravissima emergenza antropologica. E questa situazione per i ragazzi si traduce in una fragilità a tutti i livelli – non solo scolastici ma soprattutto relazionali, identitari e psicologici – e nell’incapacità di trovare punti di riferimento in grado di orientare il loro futuro. Le nostre scuole devono affrontare tali fragilità, mantenendo la consapevolezza che i nostri alunni le possano superare attraverso le esperienze positive fornite dalle scuole Fism. Siamo certi che la bellezza possa prevalere sulle fragilità della nostra epoca e per questo le nostre scuole vogliono rappresentare un’esperienza di bellezza che nasca dall’incontro tra missione educativa e tradizione cattolica».Non a caso, quando si parla di esperienza, Alessi sottolinea quanto sia importante per bambini e ragazzi la presenza di un modello adulto solido di riferimento e in particolare di insegnanti che li possano aiutare a crescere. Tuttavia, la situazione attuale richiede che questi ultimi siano affiancati in maniera sempre più marcata da professionisti nel campo della psicologia. «Ogni giorno ci troviamo di fronte a molti giovanissimi con disagi psicologici inimmaginabili fino a qualche tempo fa, sia per tipologia che per diffusione. Di fronte al grido di aiuto di molti dei suoi alunni, Fism è chiamata a seguire due linee d’azione che dovranno compenetrarsi – spiega Alessi –: un “supplemento” di passione e disponibilità verso gli alunni in difficoltà e l’incremento di professionisti con competenze specifiche capaci di sostenere i nostri insegnanti in quelle criticità che non sarebbero in grado di affrontare adeguatamente. Per questo come federazione nell’ultimo biennio abbiamo costituito una commissione di lavoro a supporto delle scuole, i cui membri possiedono competenze pedagogiche, psicologiche e neuropsichiatriche».I disagi, comunque, non riguardano solo gli alunni, ma anche gli insegnanti e si sono esacerbati nel periodo Covid. Anche tra di loro esistono situazioni di fragilità e scoramento, a volte generate dal trovarsi di fronte al malessere dei loro piccoli e non essere in grado di alleviarli. «Anche il corpo docente è ferito – conclude il presedente Fism regionale – ma non possiamo arrenderci. Bisogna ripartire perché i ragazzi se trovano una guida “vera” le si legano immediatamente. Tuttavia, è necessario che sia chiaro questo: l’ultima cosa che un educatore può fare è sopravvalutare le sue capacità e credere di potercela fare da solo. Oggi è irrinunciabile una sinergia tra insegnanti che si confrontino e si sostengano a vicenda».