Toscana

Piano del paesaggio: Santini (Forza Italia), «situazione preoccupante e inaccettabile nel merito e nel metodo»

«Ci chiedono di votare in maniera affrettata e raffazzonata un atto importante che avrebbe potuto essere pronto da settimane. Al di là della comunicazione di Rossi, ad ora i consiglieri non hanno ricevuto l’ultima, ennesima versione, sulla quale domani dovrebbero esprimere un voto». Così il presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Giovanni Santini sul Piano del paesaggio dopo la comunicazione effettuata durante la seduta odierna del Consiglio dal presidente Enrico Rossi.

«Alle perplessità sul metodo si aggiungono quelle di merito. Con il suo intervento il governatore dimostra di avere poche idee e molto confuse in materia di Piano del Paesaggio. La sua comunicazione risulta infarcita di imprecisioni ed inesattezze, a partire dagli atti di pianificazione delle amministrazioni locali, fino a confondere le schede di ambito con le schede di bacino.  E’ palese che non esista il lodo Rossi, bensì il lodo Marson/Borletti Buotoni, che in pratica hanno deciso la chiusura delle attività di cava sopra i 1200 metri nelle zone limitrofe al parco», incalza Santini.

«Siamo molto preoccupati da quanto abbiamo ascoltato in aula. Da parte nostra sono pronti 200 emendamenti affinché sia superata la previsione della Commissione regionale paesaggistica, per tutelare le attività produttive a partire da quelle estrattive, senza dimenticare l’importanza strategica degli operatori in campo turistico e ricreativo che hanno il diritto di poter ampliare e migliorare la propria attività, ed infine per difendere la moderna agricoltura, che secondo il Presidente dovrà limitarsi per garantire la maglia agricola tradizionale. Il piano del paesaggio se non verrà bloccato domani dal Consiglio regionale, rappresenterà una vera e propria tomba per la nostra economia e per il futuro dei nostri giovani. Auspico che i consiglieri di maggioranza abbiano il coraggio di anteporre l’amore per la nostra regione rispetto ai legittimi discutibili interessi di bottega dovuti alle prossime elezioni regionali», conclude il capogruppo di Forza Italia.