Toscana

Pizzi: ora gli accordi sullo Statuto o mi dimetto

Il Consiglio regionale che esce dagli articoli fino ad ora approvati è rafforzato. E lo sarà ancora di più a lavoro completo. Parola di Piero Pizzi, presidente della Commissione Statuto. L’organismo – incaricato della stesura e poi dell’approvazione – è a metà strada. Su 86 articoli ne sono stati approvati 43.

Quali i più rilevanti?

«Senza dubbio quelli che riguardano la definizione delle prerogative dei consiglieri, la garanzia del ruolo della minoranze, le norme sul finanziamento e sull’autonomia del Consiglio. Per quanto riguarda il Consiglio regionale ci sono due importanti novità: innanzitutto il fatto che l’assemblea approvi il programma di governo regionale, in secondo luogo il “non gradimento” nei confronti dei singoli assessori».

Su altri punti però non c’è accordo…

«È vero. Alcuni articoli sono stati accantonati in attesa che tra i gruppi politici si arrivasse ad un accordo. In particolare sono fermi l’elezione diretta del Presidente, la forma di governo, i poteri del Consiglio, il riequilibrio delle competenze tra gli organi regionali, il sistema elettorale, la sussidiarietà, i principi generali».

E adesso?

«Tutti devono mettere le carte in tavola e trovare un accordo, al più alto livello possibile, pur nella consapevolezza che non tutti potranno essere d’accordo su tutto».

Infatti si avvicinano le elezione del 2005 e i tempi stringono…

«Sì. Le procedure previste (doppia lettura, eventuale referendum) impongono di decidere presto. Tutto lascia prevedere la conclusione dei lavori della commissione entro febbraio, con la prima approvazione consiliare prima di Pasqua».

Altrimenti…

«Se così non fosse, non esiterò un minuto a dimettermi per marcare la mia estreneità a qualsiasi disegno che volesse portare la nostra Regione al giudizio degli elettori senza il nuovo Statuto».S.P.

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