Toscana

Prato, «Cucciolo» è tornato a casa

Risponde agli applausi e alle domande con i gesti, mentre guarda tutti dall’alto della terrazza della sorella, in via XXIV Maggio a Prato. Con la mano Maurizio Agliana saluta, indica, fa il segno che va tutto bene come a Ciampino, mostrando il pollice, mima che ha fame. Alla fine pronuncia solo due parole: «Sono a casa», risposta sintetica ma che vuol dire tutto, mentre sorride a chi gli sta di sotto, soprattutto giornalisti e a chi gli è accanto sulla terrazza, compresa la sorella che, come promesso, gli tira qualche pugno sul braccio. «Lo avevo detto» commenta Antonella, riferendosi al desiderio, espresso martedì, di abbracciarlo, baciarlo e poi brontolarlo o picchiarlo.

Mercoledì 9 giugno Maurizio è arrivato in via XXIV Maggio intorno alle 20,45. Era insieme ad Antonella. Davanti alla villetta della sorella i suoi amici body-guard a fare da cordone, tanti giornalisti, operatori tv e fotografi. Ci sono anche alcuni pratesi: una signora gli urla: «Grande Maurizio»; un’altra «Bravo», mentre partono gli applausi. L’ex ostaggio non parla e cerca di procedere il più veloce possibile verso l’ingresso della casa. Ai giornalisti, come sempre, si concede Antonella: «Scusate, abbiate pazienza, è stanco». Parlando a nome del fratello riferisce che ha detto: «Ho i piedi in Italia, sono contentissimo».

Antonella ringrazia tutti, rimanda a domani un eventuale incontro con i giornalisti e poi entra anche lei in casa, raggiungendo poi sulla terrazza il fratello, chiamato a gran voce dai fotografi.

Alle 21.20 arriva anche papà Carlo che, sempre per mantenere in piedi tutte le bugie raccontate alla moglie per non farle scoprire nulla (la donna è stata tenuta all’oscuro di tutto perché non sta bene), non è andato a Ciampino e col figlio aveva solo potuto parlare per telefono. Al telefono Maurizio ha parlato anche con la madre Licia: non le ha svelato nulla di come ha trascorso questi due mesi, gli ha detto di aver avuto problemi al telefono e qualche inconveniente a tornare prima, riferiscono i suoceri di Antonella, aggiungendo che alla madre ha detto: «Vengo domani». Mercoledì notte, infatti, Maurizio ha dormito a casa della sorella per prepare un rientro soft a casa dei genitori. «Sta benissimo, e sempre lo stesso Maurizio» racconta Stefano Serneri della Misericordia, che è potuto entrare in casa ad abbracciarlo. «È tornato «cucciolo», speriamo di riaverlo presto in rosa», aggiunge Giacomo Del Puglia, socio in affari di Maurizio Agliana che, nonostante la corporatura, fa di soprannome «cucciolo» come ricorda anche l’unico striscione appena fuori dalla casa di Antonella degli ultras del Prato. In strada, fra i curiosi, anche una coppia di italiani che vive a New York e che è a Prato in vacanza da parenti: i due volevano conoscere di persona l’ostaggio italiano che avevano visto in tv in America. Anche loro potranno vederlo solo da lontano: i body-guard amici di Maurizio fanno alla perfezione il loro lavoro. Bloccano tutti. (ANSA)

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