Toscana

Prato, accolto appello del vescovo: non chiude il Monte dei Pegni

Era stato Zonin a chiedere di essere ricevuto a seguito dell’accorato appello che il presule aveva lanciato in occasione della festa dell’Assunzione, il 15 agosto. Poche settimane prima, tramite un avviso alla clientela, l’istituto bancario veneto – che ha incorporato la storica Cariprato – aveva comunicato di voler chiudere l’antico servizio di prestito su pegno. Soddisfatto, al termine dell’incontro, monsignor Agostinelli: «Ho trovato molta disponibilità nel presidente Zonin. La Banca Popolare di Vicenza si è resa conto che il servizio del Monte dei Pegni ha una valenza sociale importante che, in questi tempi di crisi acuta, merita di essere preservata anche a costo di sopportare alcuni oneri economici». L’annunciata chiusura del Monte dei Pegni aveva gettato nell’angoscia tante famiglie. Da notizie di stampa nelle settimane passate risultavano mille le polizze attive, per un valore di 900.000 euro. Cinquemila le operazioni nell’ultimo anno. Se la Popolare di Vicenza avesse soppresso il servizio, i beni impegnati, se non riscattati, sarebbero stati messi all’asta.