Toscana

Prato. Tre mesi di ascolto su pianificazione urbanistica

Il percorso di partecipazione optato dal Comune è ambizioso come il titolo dell’evento «Prato al Futuro» che è diventato anche lo slogan di una campagna di comunicazione indirizzata a tutti i portatori di interesse. «La nostra idea è di avere un coinvolgimento massimo – spiega il sindaco, Matteo Biffoni nel corso di una conferenza stampa-. Più sarà importante e più avremo quegli elementi per compiere le scelte corrette sull’avvenire di Prato». Il piano operativo è uno degli strumenti urbanistici previsti dall’attuale legislazione. Rispetto al piano strutturale, che fissa le linee guida e gli indirizzi fondamentali per le trasformazioni e per le espansioni urbane, e al regolamento urbanistico che traduce i cardini in prescrizioni, rende possibili degli adattamenti alla realtà concreta. Con dei notevoli risparmi di tempo e burocrazia.

A spiegare l’utilità di questo strumento è un esempio, peraltro direttamente calato su uno dei bisogni cittadini, dell’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis: «Se un imprenditore voleva sviluppare la propria fabbrica, ma il piano regolatore prevede un condominio l’unica possibilità che aveva finora era di ottenere una variante, ed era dunque costretto ad aspettare un anno- chiarisce-. Col piano operativo, invece, affermiamo che certe attività possono stare pure all’interno del tessuto urbano».

Il confronto verrà arricchito dalla presenza di progettisti di fama internazionale e sarà suddiviso su quattro temi: connessioni, ambiente e agricoltura, patrimonio da rigenerare, spazio pubblico. Il Comune userà ogni arma comunicativa per diffondere il proprio messaggio con spot su radio, tv, social network. Il piano delle attività è molto denso: 27 appuntamenti di presentazione del piano e altri mirati verso le associazioni, il territorio e le frazioni. Questa fase si concluderà alla fine di quest’anno, per lasciare la parola decisiva al Consiglio comunale per le deliberazioni di adozione e di approvazione.