Toscana

Punti nascita Toscana centro: in diminuzione le mamme italiane, in aumento le straniere

L’Ostetricia dell’Ospedale di Prato si conferma il primo punto nascita, nel 2016, infatti,  sono nati  2502 bambini , con un lieve aumento rispetto al 2015 (2444). Sempre nel 2016 i fiocchi azzurri sono stati 1268 e quelli rosa 1234.

Continua un andamento decrescente della natalità, infatti nel 2012  il tasso di natalità a Prato era di 9,7 bambini per 1000 ed in Toscana di 8,5 per 1000. La Provincia continua comunque ad avere un valore lievemente superiore (8 per 1000) a quello della Regione (7,3 per 1000) collocandosi sempre al primo posto nella graduatoria di frequenza per provincia toscana.

La riduzione del numero dei parti osservata nell’ultimo anno coinvolge soprattutto le donne italiane. I parti delle mamme italiane sono infatti passati da 1334 nel 2015 a 1261 nel 2016 (-73), mentre per le mamme straniere i parti sono aumentati  da 1110 a 1241 (+131).  Conseguentemente la percentuale delle mamme di nazionalità italiana si è ridotta al 50,4% a fronte del 54,6% del 2015. 

Anche per il 2016 viene confermata la differente età al momento del parto rispetto alla cittadinanza. L’età media delle italiane al momento del parto è di 33,8 anni, mentre le straniere sono più giovani, in media di 4 anni (29,5 anni).  Tra le straniere le più giovani al momento del parto sono le donne bosniache (26,5 anni) seguite dalle donne albanesi (28,1 anni) e cinesi (28,4 anni). 

Anche nel 2016, l’assistenza alla donna in gravidanza,  è risultata buona come negli anni passati: 9 donne su 10 hanno seguito il protocollo regionale per la gravidanza fisiologica, il 94,4% delle donne si sono sottoposte alla prima visita entro il primo trimestre di gravidanza (89,8%) ed hanno eseguito 3  o più ecografie il 94,1%.

Nella maggior parte dei casi, il parto è avvenuto  con modalità spontanea, 1594 parti pari al 69,5% dei parti totali. Il 19,6% dei parti è avvenuto  mediante Taglio Cesareo. Viene, quindi, confermato anche per il 2016, un ricorso al taglio cesareo minore rispetto a quello della Toscana (26,5%), a sua volta tra i valori più bassi in Italia (35,5%),  sebbene al di sopra dello standard internazionale raccomandato dall’Organizzazione Mondiale di Sanità (15%). 

“ I risultati ottenuti nel 2016 sia in termini numerici che di qualità – commenta Giansenio Spinelli, direttore del Dipartimento materno infantile,  indicano un ottimo risultato del nostro gruppo. La speranza che le famiglie possano riprendere a pensare positivamente al proprio futuro investendo nei figli, è sempre presente negli operatori della salute delle donne”.