Toscana

R.D. CONGO: INTESA TRA VESCOVI E STATO PER LA DECENTRALIZZAZIONE

La Conferenza episcopale nazionale del Congo (Cenco) e il Ministero della decentralizzazione e della pianificazione regionale hanno firmato, due giorni fa, un memorandum d’intesa per la campagna nazionale di sensibilizzazione, informazione e formazione degli attori non statali coinvolti nel processo di decentramento della Repubblica Democratica del Congo. La cerimonia della firma si è svolta presso il Centro cattolico Nganda. La Chiesa cattolica era rappresentata da mons. Nicolas Djomo Lola, vescovo di Tshumbe e presidente della Cenco, e il governo da Antipas Mbusa Nyamwisi, Ministro per la decentralizzazione e la pianificazione. Mons. Djomo ha sottolineato che la firma dell’accordo è una continuazione della vasta campagna di educazione civica ed elettorale intrapresa dalla Chiesa cattolica fin dal 2004. Dopo le elezioni del 2006, la Conferenza episcopale congolese ha continuato l’opera di educazione civica, mettendo l’accento sulla partecipazione dei cittadini al governo locale e alla lotta contro la corruzione. La Commissione episcopale per la giustizia e la pace ha sviluppato un programma di educazione alla gestione della “governance” locale, che ha contribuito a creare 2518 comitati locali di governance partecipativa, organismi apolitici attraverso cui le popolazioni si organizzano per esercitare il loro diritto e dovere di partecipare allo sviluppo della nazione.La Commissione ha prodotto materiali educativi incentrati sulla decentralizzazione politica, amministrativa e finanziaria sulla base della Costituzione e delle leggi sul decentramento, ed ha formato, nelle 47 diocesi del Paese, persone incaricate di istruire la popolazione sul tema. In futuro è prevista la formazione di 4419 giovani leader dei comitati locali, 3 per ciascun gruppo delle 1473 parrocchie del Paese. In un documento della Conferenza episcopale congolese del luglio 2008 si affermava che “la decentralizzazione può consentire lo sviluppo locale e costringerà le autorità ad essere più responsabili nella gestione, a contatto con la popolazione della cosa pubblica, nell’ambito delle rispettive competenze costituzionali. Le elezioni locali e comunali svolgeranno un ruolo cruciale per la gestione locale. La democrazia diventerà così una realtà”. Il programma di decentramento congolese, che durerà fino al 2019, ripartito in due fasi, mira a migliorare le condizioni politiche, giuridiche e finanziarie della province e delle altre entità territoriali decentralizzate, per permettere loro di assumere il compito di dare impulso allo sviluppo dei rispettivi territori e di promuovere la democrazia locale. Attraverso il decentramento si mira a rispondere alle attesa della popolazione, soprattutto per quel che concerne alcuni servizi pubblici: sanità, educazione, acqua ed elettricità.Sir