Toscana

REGIONE, CAMBIATO IL CODICE DEL COMMERCIO, NOVITA’ PER LA DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI

 Approvata a maggioranza, da parte del Consiglio regionale, la proposta di legge che modifica il Codice del commercio normato dalla legge regionale 28/2005. Le modifiche introdotte riguardano principalmente la distribuzione dei carburanti. L’obiettivo è adeguare la legge toscana alle direttive dell’Unione Europea e alle leggi nazionali mediante l’eliminazione di vincoli commerciali e di restrizioni. Nel contempo la medesima legge intende promuovere il miglioramento della rete distributiva e la diffusione dei carburanti ecocompatibili.La necessità delle modifiche è sorta dopo che la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione per garantire la libertà di stabilimento e di esercizio di impresa all’interno dell’Unione Europea.Le modifiche introducono una nuova tipologia di impianti che erogano, oltre a benzina e gasolio, almeno un carburante ecocompatibile, ovvero metano o gpl o idrogeno o relative miscele. Le nuove stazioni di servizio, inoltre, dovranno utilizzare anche fonti energetiche alternative rinnovabili come, ad esempio, gli impianti fotovoltaici. E si prevede la dotazione di dispositivi self-service pre–pagamento, un determinato numero di colonnine per l’erogazione, la presenza di servizi igienici per disabili, la presenza di aree di sosta e di un locale di ricovero per il gestore, nonché il limite minimo di compressione per gli erogatori di metano (350 mc/h).La nuova legge individua inoltre gli ambiti territoriali in cui possono essere istallati gli impianti funzionanti 24 ore su 24 esclusivamente con apparecchiature self-service senza l’assistenza del gestore: aree montane e insulari carenti del servizio di distribuzione di carburanti. E’ prevista la facoltà di dotare gli impianti (vecchi e nuovi) di attività commerciali (vendita al dettaglio, giornali e riviste, bar, officina meccanica, elettrauto, gommista, servizi informativi e turistici, aree attrezzate per camper).Sono eliminate invece le fasce orarie e gli impianti articoleranno l’orario di servizio tra le ore 6 e le 21, con l’obbligo di apertura dalle 8 alle 12 (sabato compreso) e dalle 16 alle 19 (fino al venerdì), un minimo di 52 ore e un massimo di 58 di servizio la settimana. Sono stabilite le disposizioni relative alle fattispecie di incompatibilità assoluta e relativa degli impianti. Nell’orario di apertura, nell’impianto deve esserci personale.Le modifiche introdotte riguardano anche i posteggi riservati nei mercati e nelle fiere per portatori di handicap e per imprenditori agricoli professionisti. Su questo punto sono stati inseriti gli elementi principali di una proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Nicola Danti, Marco Remaschi, Ardelio Pellegrinotti, Filippo Fossati, tutti del Pd, col risultato che la nuova legge prevede che per accorciare la filiera agroalimentare deve essere prevista la riserva obbligatoria di posteggi a favore di imprenditori agricoli professionali.In Aula la consigliera Marcella Amadio di An-Pdl ha annunciato l’astensione criticando la legge ed affermando che “le modifiche introdotte nel Codice del Commercio vanno a sanare delle lacune normative e mi piace molto l’insieme di norme tese a garantire il rifornimento ai soggetti disabili, così come quello che punta all’accorciamento della filiera agroalimentare” ma “ovviamente tutto ciò ha un senso se poi si giungerà all’attuazione completa e concreta di queste norme” mentre “su questo però non si sa nulla, e perciò noi esprimiamo il voto di astensione”.Il consigliere Piero Pizzi di Fi-Pdl ha votato contro il provvedimento. Il resto del Centrodestra non ha partecipato alla votazione. (cs-mc – s.bar)