Toscana

RWANDA, CANCELLATA PENA DI MORTE PER TUTTI I REATI, COMPRESO GENOCIDIO

Il Rwanda ha abolito la pena di morte per tutti i crimini, compreso quelli relativi al genocidio del 1994:mercoledì sera – ma lo si è appreso giovedì – è stata promulgata la legge già approvata tra giugno e luglio dall’Assemblea nazionale e dal Senato. La nuova norma – ampiamente annunciata nelle scorse settimane – è già stata pubblicata sul Gazzettino ufficiale ed è quindi già in vigore. Proposta dal Fronte patriottico ruandese (Fpr) del presidente Paul Kagame, la normativa prevede la totale abolizione della pena capitale, richiesta dal Tribunale penale internazionale per il Rwanda (Tpir) per il trasferimento davanti alla giustizia ruandese di imputati accusati del genocidio del 1994. La Corte – voluta dall’Onu per giudicare i principali responsabili dei massacri di massa che tredici anni fa provocarono tra mezzo milione e 800.000 morti – non può trasferire i casi ai paesi dove è in vigore la pena di morte. Il Tpir ha comunque urgenza di rinviare alle magistrature nazionali i procedimenti meno rilevanti: entro il 2008 – su decisione dell’Onu – devono essere completati tutti i processi di primo grado presso la sede del Tribunale ad Arusha, in Tanzania. Finora il Tpir ha emesso 28 condanne e cinque assoluzioni. In Rwanda, invece, al momento vi sono circa 600 detenuti nei bracci della morte delle carceri per il loro coinvolgimento nel genocidio. Dall’inizio dei processi contro presunto responsabili del genocidio, il Rwanda ha applicato solo una volta la sentenza capitale nel 1998, quando vennero eseguite 22 condanne.Misna