Toscana

Regione: Bugli, «Con il “Durc” condiviso vita più semplice per le aziende»

«Ad un’azienda basterà produrre una sola volta il documento e non tante volte quanti sono i suoi committenti» spiega l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. «I Durc richiesti da soggetti pubblici toscani – aggiunge – finiranno in un archivio condiviso e un Durc regolare, nel periodo di validità, potrà essere utilizzato per più procedimenti». Può sembrare l’uovo di Colombo, ma finora non era così.

Accadrà invece a breve grazie all’intesa firmata oggi dalla Regione con l’Inps e l’Inail assieme alle parti sociali e alle associazioni di categoria. Entro mese Inail e Regione definiranno come i relativi sistemi informatici potranno comunicare, dopodiché spetterà alla Regione Toscana realizzare la piattaforma informatica per verificare l’esistenza di un Durc regolare e in corso di validità, cioè emesso da non più di 120 giorni, e in caso affermativo permetterne l’estrazione di una copia e stamparla.

«Si tratta di un passo avanti verso la semplificazione – commenta Bugli -: grazie alla tecnologia, facendo parlare tra loro branche diverse della pubblica amministrazione».

Un’azienda che ha un appalto pubblico è obbligata a produrre il Durc se vuole essere pagata. E’ così dal 2007. Lo stesso è per un’impresa che lavora per privati ma ha magari sovvenzioni comunitarie oppure vuol usufruire di particolari agevolazioni. Produrre un solo Durc velocizzerà i tempi.