Toscana

Ritardi e scarsa pulizia maximulta a Trenitalia

di Ennio Cicali

Maximulta a Trenitalia per i disservizi sulla rete ferroviaria regionale: 167.000 euro, 70 mila dei quali per la pulizia delle vetture, è il totale delle penali che dovrà pagare a seguito delle ispezioni che la Regione Toscana ha fatto nei primi 10 mesi del 2009, con 1344 ispezioni ai treni e 147 nelle stazioni. A questo importo sono da aggiungere le eventuali multe per la regolarità del servizio, il cui dato sarà disponibile a fine anno. Negli ultimi 5 anni, le sanzioni a Trenitalia sono state in media pari a 900.000 euro l’anno.

A 9 anni dal trasferimento delle competenze dallo Stato alle regioni, le sanzioni comminate in Toscana sono state di oltre 5 milioni di euro. Questo un primo sintetico quadro di quanto la Regione sta facendo per tutelare gli utenti e il loro diritto alla mobilità. Dal 2002 ad oggi i controlli su treni e stazioni in Toscana sono cresciuti del 30%. Le penali sono essenzialmente legate all’osservanza degli orari, soppressioni di convogli, carenza di informazione, pulizia e sovraffollamento. Le risorse ottenute dalle sanzioni negli anni passati sono state utilizzate per fini diversi: dal miglioramento delle informazioni ai bonus per gli abbonati delle linee che hanno avuto maggiori disagi, ma anche al miglioramento del servizio ferroviario.

Quest’anno sono cresciute le multe, rispetto al 2008, per l’inadeguatezza del servizio di pulizia che riguarda soprattutto le vetture più vecchie. Nettamente migliore la situazione sulle carrozze più recenti, come «Minuetto» e «Vivalto», il treno a due piani ad alta frequenza. All’accertamento della situazione del servizio ferroviario regionale hanno contribuito anche le segnalazioni degli utenti (2000 soltanto nell’ultimo anno), che si sono rivolti al numero verde 800 – 570530 istituito dalla Regione Toscana per segnalare i disservizi nei trasporti.

«In Toscana non accettiamo servizi di serie A e di serie B – ha commentato l’assessore regionale ai trasporti ed infrastrutture, Riccardo Conti, di fronte ai dati aggiornati –. Il nuovo contratto di servizio e le sue clausole, le ispezioni e multe fatte negli anni, dimostrano il nostro impegno per gli utenti del trasporto regionale. Non possiamo – ribadisce – pensare di gestire e valutare i servizi soltanto con il criterio economico. Gli ultimi dati evidenziano luci ed ombre. Ci sono miglioramenti sulla puntualità e la soppressione dei treni; abbiamo inasprito gli indicatori e con l’indispensabile lavoro degli ispettori i risultati si vedono». Il nuovo contratto, che verrà  sottoscritto non appena sarà emanato il decreto di assegnazione delle risorse aggiuntive dello Stato, ha tra gli obiettivi anche un puntuale controllo del servizio offerto ed una maggiore attenzione e tutela per chi viaggia. La Carta dei Servizi sarà allegata al contratto e comprenderà i termini e le modalità per la conciliazione in caso di contenzioso fra utenti e azienda. Inoltre, sono previsti incontri ogni 6 mesi con i pendolari per la verifica sugli impegni presi e controlli periodici in stazione, in officina e verifiche dell’ispettorato regionale. Infine, l’accordo stabilisce una maggiore assistenza al viaggiatore, con la costante implementazione del Contact Center – Numero Verde, con campagne annuali di indagine della Regione Toscana.

Previsto anche l’innalzamento del livello minimo di efficacia del 98% entro il 2014 per la pulizia, l’affollamento e tutte quelle norme che garantiscano un comfort minimo di viaggio (riscaldamento, condizionamento, toilette, porte, informazione).

Il difensore civico: rimborsare i pendolariPer i pendolari toscani, non muniti di abbonamento, una legge toscana prevede un rimborso per i ritardi superiori ai 30 minuti dei treni regionali: lo stesso in caso di soppressione. Questa legge non viene però rispettata da Trenitalia». È quanto sostiene il difensore civico della Toscana Giorgio Morales. «Trenitalia ha fatto, e perso, un ricorso al Tar e successivamente ne ha presentato un altro al Consiglio di Stato che è attualmente pendente – aggiunge Morales – Finché non si esprimerà, Trenitalia non intende pagare i rimborsi anche se la legge rimane in vigore e lo prevede». Per questo il difensore civico ha predisposto degli appositi moduli per chiedere il rimborso scaricabili dal  sito www.consiglio.regione.toscana.it/difensore. «Presentando questi moduli alle biglietterie delle stazioni – precisa – il rimborso verrà negato, ma inviando una copia della documentazione ai nostri uffici, ci permetterà di raccogliere un numero congruo di risposte negative da parte di Trenitalia in modo da poter intervenire con più forza verso la Regione affinché faccia rispettare la legge».

«Il contratto di servizio che la Regione ha siglato con Trenitalia – conclude Morales – non prevede alcun tipo di indennizzo diretto nei confronti dell’utenza a differenza, per esempio, di quanto avviene nell’ambito del servizio idrico. Questo comporta che tutti i disservizi lamentati dagli utenti (soppressione di treni, ritardi, mancate informazioni, treni sporchi ed affollati) si concludano con una semplice lettera di scuse per il disagio subito». Sull’argomento parla anche l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti: «Gli interventi del difensore civico sono utili, come sempre. Conciliazione e maggiori controlli sono, infatti, tra i cardini del nuovo contratto. Anche in relazione all’iniziativa per il rimborso del biglietto, la Regione non mancherà di sanzionare Trenitalia nel caso non dia esito positivo alle richieste di rimborso».