Toscana

Rossi si affida a Borrelli. Parte «Piedipuliti»

La Figc non sarà il ‘Pio Albergo Trivulzio’, ma per fare pulizia Guido Rossi sceglie proprio l’uomo che scoprì Tangentopoli. Francesco Saverio Borrelli torna a indossare la toga perché è lui il nuovo capo dell’ufficio indagini della federazione, l’ultimo in ordine di tempo a essere travolto dal ciclone che si è abbattuto sul mondo del calcio.

L’ex capo di Mani Pulite prende il posto del generale della Guardia di Finanza, Italo Pappa, dimessosi sabato scorso dopo che, di fatto, il suo ruolo era stato ridimensionato con l’ingresso del commissario: e proprio Rossi, a una settimana dall’insediamento, sta procedendo a passi spediti per rifondare la federazione che non non c’é più.

In Figc il professore milanese ancora non ha messo piede, ma di decisioni ne ha già prese molte: l’ultima, quella di convocare d’urgenza il capo del pool di Milano, ha colto di sorpresa tutti, anche lo stesso Borrelli. Una telefonata diretta quella di Rossi nella speranza di raccogliere il sì dell’ex procuratore, che è arrivato non senza polemiche e scossoni anche nel mondo politico. “Sono sorpreso, non me lo aspettavo assolutamente” le poche parole di Borrelli, che confessa di non essere tifoso, di essere un novizio del calcio e quindi di dare anche maggiori garanzie di imparzialità. Non esclude però che ci possano essere assonanze tra la vecchia Tangentopoli e lo scandalo del pallone.

Messo con Borrelli un puntello chiave nel faticoso cammino che dovrà portare la giustizia sportiva a emettere sentenze in tempi brevi, per arrivare con il quadro completo prima della metà di luglio, il commissario Rossi adesso è pronto a fare tutti gli altri passi. La linea è quella annunciata neanche troppo tra le righe dopo la nomina dei suoi vice: tutto rigorosamente estraneo alla vecchia gestione e anche a quella direttamente collegata al calcio.

Intanto martedì 23 maggio Rossi ha incontrato nel suo studio milanese uno dei viceo, Demetrio Albertini, chiamato a occuparsi dell’area sportiva della Figc. Con l’ex centrocampista rossonero c’è stato un colloquio informale, insomma una prima presa di contatto che continuerà nei prossimi giorni con riunioni da programmare a Roma.

Il lavoro che attende Borrelli è impegnativo, ma per l’uomo che ha fatto piazza pulita di Tangentopoli, partendo nel ’92 con l’inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio, non sarà proibitivo. L’operazione ‘Piedi puliti’ è già partita, anche il calcio adesso può tremare.

Lega: Galliani non si dimetteNuove regole ma senza rivoluzioniNon resta a guardare immobile il triste momento che sta vivendo il calcio italiano ma, per ora, la Lega di Milano non cambia uomini e cercherà di darsi “nel più breve tempo possibile” nuove regole per “dare concreta tutela ai valori dello sport”. E’ quanto si legge nel comunicato approvato all’unanimità con l’astensione della sola Fiorentina, che ha concluso l’assemblea straordinaria generale della Lega Calcio convocata oggi per fare il punto sulla difficile situazione del mondo del pallone. Nessuna rivoluzione, quindi, e nessuna dimissione ma, alla fine, si è deciso di “rivisitare” l’attuale regolamento per vedere quali e quanti articoli cambiare, a partire dalla governance per finire con la spartizione delle risorse. Con un chiaro distinguo espresso a chiare lettere da Adriano Galliani: “La Lega è estranea a quanto sta succedendo”.

In un’assemblea già indicativa dello stato del calcio vista l’inedita assenza di dirigenti della Juventus, è stato ribadito che non c’é bisogno di un azzeramento dei suoi vertici né tanto meno di un commissario “perché – ha spiegato Galliani – sarebbe come chiedere le dimissioni del presidente dell’Aic Sergio Campana perché alcuni giocatori scommettevano”.

Si farà invece lo stesso lavoro che sta facendo Guido Rossi in Federazione senza però affidarsi a uomini esterni alla Lega. Dalle intromissioni della politica e non solo, la Lega Calcio si difende ribadendo la “propria totale autonomia organizzativa e decisionale”, con un chiaro invito a tutti di non intromettersi nelle vicende di un’associazione privatistica che intende rivedere le sue regole senza subire influenze da nessuno. “Non siamo il governo del calcio – ha ricordato Galliani – ma solo una delle sue sei componenti e ci daremo le nostre regole”. Galliani non commenta le nomine di Guido Rossi e Francesco Saverio Borrelli, spiega di aver augurato buon lavoro al neo commissario della Figc senza ricevere risposta, ma si dice “disponibile a incontrare Rossi quando lui riterrà opportuno farlo”.

Dal prossimo Consiglio di Lega convocato per il 12 giugno, si inizieranno a studiare le modifiche a un regolamento che va aggiornato e rivisto alla luce anche di quanto chiesto da alcuni presidenti. Maurizio Zamparini è il capofila di quanti vogliono un manager esterno alla guida della Lega: “E’ necessario – spiega – un presidente di Lega che non sia anche presidente di club per evitare il conflitto di interessi. Su questo siamo compatti. Tranne Galliani e forse Lotito che gli è rimasto vicino”. Il vicepresidente di Lega è pronto a rimettere il suo mandato “entro agosto”, cioé quando il nuovo regolamento dovrà essere pronto prima che inizi il prossimo campionato. Se passerà la linea Zamparini, Galliani è pronto a farsi da parte “ma non saranno dimissioni – precisa – anche perché io continuo a non capire dove stia il mio conflitto di interessi. Ma se il nuovo regolamento impedirà ai dirigenti di club di fare i presidenti di Lega, io non avrò alcun problema ad adeguarmi”. Non c’é solo la governance tra i temi da affrontare, visto che verrà valutato anche il peso da dare alle società di A e B, la ripartizione delle risorse, i diritti televisivi, anche se “spetta al Parlamento stabilire se la vendita sarà collettiva o individuale”, come ha ricordato Galliani. In attesa di vedere cosa faranno la giustizia ordinaria e quella sportiva.

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