Toscana

SANITA’, IN OSPEDALE GROSSETO «CODICE ROSA» PER VITTIME VIOLENZA

(ASCA) -  Per le vittime di violenza, un «percorso rosa», che garantisce la massima tutela, e un «codice rosa», che si aggiunge ai normali codici di triage del pronto soccorso (rosso, giallo, verde, azzurro e bianco) e consente l’immediata attivazione di un’apposita task force. Le due iniziative sono previste da un protocollo siglato tra la Asl 9 di Grosseto e la Procura della Repubblica di Grosseto. L’esperienza avviata a Grosseto, tra le prime sul territorio nazionale, nasce per contrastare il fenomeno della violenza sulle fasce più deboli della popolazione: donne, ma anche minori, anziani, vittime di discriminazioni razziali, religiose, omofobiche. Una task force costituita da magistrati della Procura di Grosseto e del personale sanitario del Centro di coordinamento vittime di violenza della Asl 9 si attiva su ogni singolo caso, al momento in cui si verifica l’episodio di violenza. Il ‘percorso rosa’ assicura alla vittima un’assistenza protetta, che ne garantisca la privacy e l’incolumità fisica e psichica, oltre ad assicurare la massima rapidità di intervento nei confronti degli autori del reato. Nell’ospedale Misericordia di Grosseto è stata allestita una sala visita riservata per i controlli e le consulenze mediche. Il ‘codice rosa’, assegnato alla vittima non appena arriva al pronto soccorso, consente l’immediata attivazione della task force e la pron ta segnalazione alla rete di assistenza e di sostegno alla vittima. Nei primi dieci mesi del 2010, la Task force si è attivata su un totale di 246 codici rosa. “Purtroppo anche nella civilissima Toscana quello della violenza sulle donne e sui soggetti più deboli è un fenomeno che non accenna a diminuire – commenta l’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana Daniela Scaramuccia -. L’esperienza di Grosseto dimostra che è possibile mettere in atto interventi efficaci per dare assistenza immediata alle vittime, e nello stesso tempo intervenire tempestivamente sugli autori del reato”.