Toscana

SANTA SEDE-ISRAELE: JAEGER (GIURISTA), LAVORIAMO ARDENTEMENTE PER CHIUDERE ACCORDO

“Non è mai dato a sapere se ci sono progressi o no, e nemmeno i negoziatori lo possono sapere perché il principio dei negoziati è ‘nothing is agreed until everything is agreed’ vale a dire che niente è deciso fino a quando tutto sarà deciso. Tuttavia lavoriamo ardentemente per chiudere l’Accordo”. Con queste parole il padre francescano David Maria Jaeger, giurista tra i massimi esperti di relazioni tra Chiesa cattolica e Stato di Israele, ha fatto oggi il punto del negoziato sull’attuazione dell’accordo economico e finanziario tra Israele e Santa Sede, partecipando all’incontro “Dopo il viaggio di Benedetto XVI – Israele: ebraismo e democrazia”, promosso dai “Cattolici amici di Israele”, dall’“Istituto italiano per l’Asia ed il Mediterraneo” e dall’“Ispro, Istituzioni e progetti”. Davanti alle tante notizie “inverosimili” che davano per chiuso, o quasi, l’accordo in occasione della visita di Benedetto XVI in Israele, il francescano, che tra l’altro è consigliere giuridico della delegazione vaticana che negozia l’accordo, ha ricordato che “la Santa Sede e lo Stato di Israele portano avanti un negoziato determinato ed esigito dall’articolo 10 paragrafo 2 dell’Accordo fondamentale del 1993, per risolvere definitivamente tutte le questioni patrimoniali, fiscali ed altre questioni di indole economica che appartengono ai rapporti Chiesa-Stato in Israele”. Tuttavia “non si può sapere se ci sono progressi o meno poiché non siamo di fronte ad un negoziato progressivo ma globale. Tutti speriamo e lavoriamo ardentemente che si possa arrivare il più presto possibile all’accordo globale”. “E’ certo – ha concluso padre Jaeger – che più ci si riunisce più vicino sarà l’accordo; l’unica cosa che l’Accordo esige è negoziare. Gli accordi non si materializzano dal nulla. Bisogna dunque sedersi intorno ad un tavolo ora dopo ora, mese dopo mese”. La prossima plenaria dei negoziatori per discutere l’Accordo è fissata per il 10 dicembre 2009. All’incontro ha partecipato anche l’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede, Mordechay Lewy, che margine ha commentato al Sir il discorso tenuto dal presidente Usa Barack Obama al Cairo: “un discorso importante accolto con grande soddisfazione da Israele che fa essere ottimisti per il futuro. Le relazioni tra Usa e Israele non contraddicono in nessun modo il prosieguo del cammino per la pace”. (Sir)