Toscana

SEDUTA SOLENNE IN CONSIGLIO TOSCANA PER ANNIVERSARIO CADUTA MURO DI BERLINO, PDCI E PRC NON PARTECIPANO

E’ stato il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, ad aprire la seduta solenne che ha ricordato stamani la caduta del Muro di Berlino. Il Muro che, ha ricordato Nencini, nel tempo è divenuto “metafora di ogni forma di oppressione e tirannia, simbolo e luogo di morte”, come anche un luogo dove il potere è stato “sbeffeggiato”, nell’opera degli artisti che ne hanno dipinto la parte che guardava ad Ovest, fino al concerto a cielo aperto di Rostropovich alla porta di Brandeburgo, dopo la riacquisita libertà. Il presidente ha ripercorso le tappe storiche della cicatrice che ha diviso l’Europa “per mezzo secolo, che l’ha spaccata nella divisione dall’Unione Sovietica”; dagli accordi seguiti alla seconda guerra mondiale fino alla progressiva occupazione di tutti i paesi dell’Europa Centro Orientale. Ha ricordato fatti e protagonisti di quell’evento, inclusa “l’immediata operatività” della decisione di rendere possibile il passaggio dalla Germania Est che il ministro della propaganda DDR, Schabowski, si fece “sfuggire” in conferenza stampa con i giornalisti. “Con la caduta del Muro si chiude quello che lo scrittore Hobsbawm ha definito Il secolo breve”, si chiude una storia che ha portato la morte di tanti uomini e donne iniziata fin dai blocchi dei confini di Berlino est, decisi fin dall’estate 52″. Nel Consiglio solenne si è dunque celebrata la fine di “un’epoca che consideriamo superata e speriamo definitivamente archiviata. Un’epoca fondata sull’equilibrio del terrore, sulla divisione del mondo in reciproche e diverse sfere d’influenza”, come vollero gli accordi di Yalta, “ma da questa parte – ha aggiunto Nencini – vigevano i cardini fondamentali della democrazia e della libertà, delle elezioni libere, segrete e ripetibili”. Di là, l’imposizione e il totalitarismo repressivo imperarono”. Oggi, ha concluso il presidente citando lo scrittore Milan Kundera, un fatto appare stabilizzato: “la guerra in Europa è antropologicamente impossibile”, cicatrizzata la ferita tra Francia e Germania, superata la separazione tra le due civiltà, quella Occidentale e quella Centro-Orientale. “Se l’ Unione Europea ha un valore – ha concluso Nencini – è quello di una civiltà fondata sulla cultura e sul benessere condivisi per i quali dobbiamo costantemente lavorare”. I gruppi del Pdci e di Prc (ad eccezione del consigliere Luca Ciabatti) non hanno preso parte oggi alla seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana dedicata al 18/o anniversario della caduta del muro di Berlino. Già nei giorni scorsi il Pdci, per bocca del segretario regionale Nino Frosini, aveva criticato l’iniziativa e stamani il consigliere dei Comunisti italiani Edoardo Bruno ha osservato di non essere d’accordo sulla celebrazione perché “troppi muri restano in piedi nel mondo perché si possa gioire dei fatti accaduti 18 anni fa. Per questo ci pare giusto celebrare l’anniversario del 7 novembre, la Rivoluzione d’ ottobre, che con il suo messaggio di giustizia sociale ha aperto una prospettiva di cambiamento nel mondo, per la liberazione dallo sfruttamento capitalistico, dal colonialismo e dal nazifascismo”. Per Monica Sgherri, capogruppo Prc e per il consigliere Carlo Bartoloni, la seduta solenne “é una non opportunità, pensiamo piuttosto ai tanti muri ancora esistenti nel mondo come quello tra Israele e Palestina”. Alla seduta non sono intervenuti anche i consiglieri dei Verdi, ma è stato spiegato, non per ragioni politiche ma per altri impegni. (ANSA).