Toscana

SGRENA, A FIRENZE 42 FOTO GUERRA DELLA GIORNALISTA RAPITA IN IRAQ

«Pier, aiutami; fai vedere le foto che ho fatto dei bambini colpiti dalle cluster bomb». È stata la richiesta di Giuliana Sgrena, arrivata attraverso il drammatico video dalla prigionia, che è stata raccolta anche dall’Arci, che oggi, a un mese dal rapimento, a Firenze ha presentato una mostra con 42 foto di guerra della giornalista del Manifesto. Fra queste, anche le immagini dei bambini dilaniati dalle bombe a frammentazione. Per l’inaugurazione ufficiale, è stata scelta un’ altra data significativa, l’8 marzo, giorno della donna. Le foto della Sgrena rimarranno esposte fino al 16 marzo, alla Casa del popolo «25 aprile». Sarà la prima tappa di un tour che toccherà i circoli Arci di tutta la regione.

Sui pannelli, una sequenza di immagini di bambini senza braccia, senza gambe, invasi dalle piaghe: sono gli effetti delle cluster bomb, bombe a frammentazione. Ordigni che, esplodendo, si dividono in centinaia di piccole ‘sottobombè, che si spandono sul terreno e si trasformano in mine antiuomo. Ma ci sono anche scene di vita quotidiana in guerra, di povertà quotidiana. Agli scatti, si aggiungono due video: una raccolta di reportage della Sgrena, mandata in onda da Al Jazira, e un’ ora di immagini sul lavoro della giornalista, montate dal suo compagno, Pier Scolari e proiettate durante lo spettacolo di qualche giorno fa di Paolo Rossi. «Con questa mostra – ha detto Vincenzo Striano, presidente dell’Arci Toscana – vogliamo aderire alla richiesta di familiari e colleghi di Giuliana, che hanno più volte sottolineato quanto sia importante, per la sua liberazione, ricordare il suo impegno civile. Certo, sarebbe magnifico se per l’inaugurazione della mostra Giuliana fosse già stata liberata». «Sono raccolte 42 foto – ha spiegato Bruno Paladini, che ha allestito l’esposizione – inserite dietro una rete, strappata in corrispondenza degli scatti. Un modo per testimoniare il loro forte impatto di rottura».

L’inaugurazione della mostra fiorentina coinciderà, in Toscana, con un secondo appuntamento: la giunta comunale di Livorno, che partecipa all’iniziativa interreligiosa per la pace e la liberazione della Sgrena, consegnerà il ricavato del “digiuno attivo” di sindaco e assessori, donando il corrispettivo di un pasto per un progetto di solidarietà ai popoli del Sudest asiatico. (ANSA).