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SICCITÀ IN AFRICA, CARITAS INTERNATIONALIS: «8 MILIONI DI PERSONE SENZA CIBO»

Tre milioni e mezzo di persone senza cibo a causa della siccità in Kenya, all’interno di un totale di circa 8 milioni comprese Etiopia, Somalia e Djibouti. Sono le drammatiche cifre fornite dalla Caritas internationalis che lancia in questi giorni due appelli per aiutare queste popolazioni: servono 1,2 milioni di dollari per il Kenya e 45.000 dollari per Djibouti. In un rapporto sull’emergenza, Caritas Kenya documenta queste cifre e parla della morte di alcune persone. “La priorità – afferma il vescovo Martin Kivuva, responsabile della Commissione sviluppo e servizi sociali del Kenya – è ovviamente quella di evitare altre perdite di vite umane”. Il progetto andrà a beneficio di circa 45.000 persone: 30.000 riceveranno aiuti alimentari e 14.000 anche cibo altamente nutritivo, soprattutto bambini denutriti, donne incinte e che allattano.

Il programma è destinato soprattutto alle persone che attualmente non ricevono aiuti dai governi o dalle organizzazioni internazionali. Ad Isiolo, ad esempio, “una delle zone più colpite dalla siccità – dice Caritas Kenya – le razioni governative raggiungono solo il 10% della persone, e i più denutriti sono troppo deboli per raggiungere i centri di distribuzione del cibo”. In più, ad oltre 18.000 agricoltori saranno distribuiti semi di piante resistenti alla siccità, in attesa delle prossime piogge.

Il programma è portato avanti da Caritas Kenya insieme alla britannica Cafod e al Catholic relief services, per assicurare la trasparenza nella distribuzione del cibo. A Djibouti, invece, circa 150.000 persone hanno bisogno di aiuti alimentari. Soprattutto le persone che vivono di pastorizia – che dipendono cioè dall’erba della prateria per sfamare i loro animali – sono ora in grande difficoltà. Caritas Djibouti ha pianificato aiuti per 200 famiglie all’interno del Paese. Sir