Toscana

SOMALIA, 80 VITTIME IN DUE GIORNI DI SCONTRI, SI AGGRAVA EMERGENZA UMANITARIA

“La situazione a Mogadiscio è precipitata durante questi ultimi giorni a causa degli scontri che sono aumentati. Abbiamo rivisto scene che già avevamo vissuto nel 1992 quando i corpi di alcuni militari americani furono trascinati per le strade di Mogadiscio. Lo stesso sembra sia successo almeno con il cadavere di uno di questi militari etiopici”. Lo ha detto a Radio Vaticana mons. Giorgio Bertin, amministratore apostolico a Mogadiscio. “Sono scene particolarmente odiose, ha proseguito il vescovo -, che descrivono anche l’esasperazione della popolazione, la quale poi non può essere raggiunta dai diversi attori umanitari ed organizzazioni sia delle Nazioni Unite sia delle ONG. Qualche giorno fa, ci fu un appello da parte di 40 ONG per trovare una qualche soluzione affinché si possano raggiungere le persone che sono maggiormente colpite. Purtroppo, il problema della sicurezza impedisce che l’aiuto umanitario si spieghi nella sua potenzialità”. Secondo le Nazioni Unite, gli scontri della settimana scorsa hanno provocato 114 mila sfollati; dall’inizio dell’anno sono 850 mila i profughi. Negli ultimi giorni, sono oltre 80 le vittime dei combattimenti e non mancano scene terribili come il vilipendio dei cadaveri. La preoccupazione più forte riguarda però i bambini, almeno 10 mila nel sud del Paese rischiano di morire.