Toscana

SOMALIA, MOGADISCIO, INTENSI COMBATTIMENTI, ALMENO 150 I FERITI

Intensi combattimenti sono ancora in corso in alcune zone di Mogadiscio tra gruppi di miliziani armati e forze fedeli al governo di transizione della Somalia appoggiate dai loro alleati etiopi. Lo riferiscono fonti della MISNA sul posto, precisando che intensi scontri sono stati segnalati nel pomeriggio ancora nella zona del mercato del bestiame, nel nord della città. Ma colpi di arma da fuoco risuonano anche in altri angoli di Mogadiscio, in una situazione di caos generalizzato che non si registrava da tempo. Secondo un bilancio fornito alla MISNA da fonti del Comitato internazionale della Croce Rossa, che contribuisce alla gestione dei principali ospedali presenti a Mogadiscio, sono almeno 150 le persone rimaste ferite nei combattimenti di oggi in corso da oltre 12 ore. “Fino ad adesso abbiamo ricevuto più di 70 feriti. Una cinquantina di questi li abbiamo ricoverati, gli altri sono stati dimessi dopo aver curato le ferite riportate” ha detto una fonte dell’ospedale Medina, uno dei principali della città, contattata a Mogadiscio. Non esiste ancora per il momento un bilancio certo delle vittime dal momento che intere zone della città sono ancora inavvicinabili a causa delle violenze, ma sia la stampa locale che quella internazionale concordano nel riportare un bilancio di 14-16 morti, in prevalenza civili, ma anche numerosi soldati governativi ed etiopi. Fonti sanitarie contattate dalla MISNA non sono state in grado di dare un bilancio complessivo delle morti avvenute in città, ma riferiscono di almeno cinque persone decedute all’interno delle strutture sanitarie per le ferite riportate. Quelli di oggi sono i più intensi combattimenti avvenuti a Mogadiscio da quando, lo scorso dicembre, il governo di transizione (nato nel 2004 in Kenya) ha preso il controllo della principale città somala, deponendo le Corti Islamiche. Secondo una stima fornita alla MISNA da fonti sanitarie internazionali, ma realizzata prima delle violenze di oggi, gli attacchi, gli attentati e gli omicidi mirati in corso da settimane a Mogadiscio avrebbero causato dall’inizio dell’anno non meno di 200 morti e 600 feriti. Le stesse ragioni hanno portato, in base a un bilancio diffuso dall’Onu, oltre 40.000 civili a lasciare la principale città della Somalia. (21 marzo 2007)Misna