Toscana

SOMALIA, UCCISO A MOGADISCIO CAPO-CLAN E MEDIATORE PROCESSO DI PACE

Più di 20 persone – tra le quali uno dei più importanti capi clan, Maalim Harun Maalim Yusuf di 63 anni – sono state uccise in Somalia nel fine settimana. Mediatore nelle fragili trattative che dovrebbero rimettere il paese sulla strada della pace e che con il delitto hanno subito un duro colpo. Maalim Yusuf è stato assassinato a Mogadiscio nord, davanti alla sua abitazione, da due o tre sconosciuti che lo hanno atteso al ritorno da una funzione religiosa per colpirlo con due proiettili alla testa. E’ il primo esponente del suo livello ucciso nella capitale con una vera e propria esecuzione. Capo dei negoziatori del Mudulod, uno dei clan più importanti di Mogadiscio , quello a cui appartiene anche il primo ministro del governo transitorio Ali Mohamed Ghedi, un sotto-clan dell’Abgal; dal 15 luglio partecipava alla cosiddetta Conferenza di riconciliazione, sostenuta dalla comunità internazionale ma boicottata da gran parte del clan dominante Hawiye dai principali gruppi islamici. “Ci chiediamo perché abbiano ucciso un negoziatore sperimentato che dirigeva il processo di pace. Condanniamo fermamente l’azione degli aggressori e speriamo che saranno deferiti alla giustizia” ha detto ieri ai delegati il presidente della Conferenza, Ali Mahdi Mohamed. “E’ davvero la prima volta che un anziano importante come lui viene ucciso. E’ un grande colpo per la pace” ha detto a organi di stampa internazionali un delegato alla Conferenza, Abdirahman Ahmed. A Mogadiscio, in attacchi di insorti contro obiettivi governativi, sono state uccise sabato altre due persone e quattro sono rimaste ferite ieri. Almeno 20 le vittime e numerosi i feriti nel fine settimana anche nella nella regione di Hiran (Somalia centrale) a causa di scontri tra sotto-clan in lite per il possesso di pozzi d’acqua.Misna