Toscana

SRI LANKA, FALLITI NEGOZIATI, SI TEME RIPRESA DEI COMBATTIMENTI

Si respira un clima prossimo allo scontro nella penisola Jaffna, dopo che ieri i colloqui di pace a Ginevra tra ribelli e governativi con la mediazione della Norvegia si sono conclusi in un nulla di fatto. Fonti militari riferiscono oggi che i ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte) hanno intensificato i colpi di artiglieria contro le postazioni dell’esercito. Tra sabato e domenica le parti hanno incontrato separatamente i mediatori norvegesi nella città svizzera, ma ogni possibilità di dialogo si è arenata sulla richiesta dei ribelli di riaprire “per ragioni umanitarie” l’autostrada ‘A9′, l’unica che porta dal sud alla penisola di Jaffna, territorio occupato dai governativi e sostanzialmente sotto assedio del Ltte, allo scopo dichiarato di far arrivare aiuti alla popolazione; ma la richiesta respinta da Colombo. In conseguenza di ciò, i ribelli si sono rifiutati di discutere le questioni politiche in agenda.

Secondo fonti diplomatiche, l’incontro è servito alle parti solo per reiterare le reciproche accuse di violazione della tregua e di responsabilità nelle uccisioni di civili durante gli scontri. I colloqui di Ginevra si sono chiusi senza alcuna indicazione sulla data di un possibile altro meeting, anche se fonti della mediazione dicono di sperare in un nuovo incontro alla fine di novembre.

Il ministro e capo mediatore norvegese Erik Solheim ha espresso l’augurio che le parti vogliano rispettare il cessate-il-fuoco ed ha ricordato che i paesi donatori del processo di pace, tra cui Unione Europea, Giappone ed Usa, si incontreranno il prossimo mese per discutere sull’aggravarsi della situazione in Sri Lanka. Il conflitto etnico-secessionista iniziato nel 1982 ha provocato oltre 65.000 vittime; la tregua siglata nel 2002 è stata ripetutamente grevemente violata dall’inizio dell’anno provocando almeno 3000 morti in scontri armati nel nordest del paese e in attentati.Misna