Toscana

SRI LANKA, INSEDIATO NUOVO PRESIDENTE, PROMETTE «PACE ONOREVOLE»

Il neoeletto Mahinda Rajapakse si è insediato questa mattina al palazzo del Segretariato presidenziale della capitale Colombo quale quinto capo di Stato della Repubblica democratica socialista dello Sri Lanka. Ieri, poco dopo l’esito delle consultazioni elettorali, Rajapakse aveva espresso il suo impegno per “condurre il paese a una pace onorevole rispettando tutte le comunità”. Il nuovo capo di Stato, già primo ministro nell’attuale governo guidato dal partito della presidente uscente Chandrika Kumaratunga, ha più volte ribadito in passato la volontà di mantenere l’unità del paese a dispetto di ogni richiesta di autonomia dei territori del nord e dell’est abitata dalla minoranza tamil e rivendicata dai ribelli ‘Tigri per la liberazione della patria Tamil’ (Ltte), in conflitto con il governo centrale da oltre un ventennio.

Rajapakse ha detto di essere pronto a ridefinire il patto di cessate-il-fuoco in vigore dal 2002, come richiesto anche dai ribelli, senza che finora però le parti siano riuscite ad accordarsi per un incontro. Il rappresentante dell’ala politica del Ltte, S.P. Thamilselvan, ha messo in guardia in neopresidente a non utilizzare la sua vittoria per “occupare militarmente i nostri territori e accendere nuovamente il conflitto”.

Rajapakse ha ottenuto il 50,3 delle preferenze, contro il 48,4 del suo principale rivale, il capo dell’opposizione ed ex primo ministro nella precedente legislatura Ranil Wickremesinghe, che nel 2002 aveva avviato il processo di pace con i ribelli tamil, entrato in stallo nell’aprile dell’anno successivo. Wickremesinghe ha fatto sapere di accettare l’esito delle elezioni ma non ha partecipato alla riunione un cui la commissione elettorale ha sancito la vittoria di Rajapakse. Sulla sconfitta di Wickremesinghe, dicono gli analisti politici cingalesi, è pesato il boicottaggio del Ltte alle elezioni, come ha dimostrato la scarsissima affluenza alle urne nei territori tamil. Misna