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SRI LANKA, UCCISI DUE OPERATORI CROCE ROSSA MENTRE SI CONTINUA A COMBATTERE NEL NORD

Due operatori tamil della Croce Rossa – Sinnarasa Shanmugalingam, 32 anni, e Karthekesu Chandramohan, 26 – sono stati sequestrati e assassinati questo fine settimana nel distretto centrale di Ratnapura. La MISNA lo ha appreso da Davide Vignati, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) in Sri Lanka, contattato telefonicamente nella capitale Colombo. I due erano stati rapiti da sedicenti poliziotti venerdì pomeriggio mentre attendevano nella principale stazione ferroviaria della capitale – dove avevano seguito un seminario sul soccorso delle vittime dello tsunami – il treno per tornare nella città orientale di Batticaloa. “I loro corpi, con le mani legate e gli occhi bendati, sono stati rinvenuti il giorno dopo a Kiriella, nel distretto di Ratnapura. È stata una vera e propria esecuzione che ci riporta agli anni Novanta, al periodo più cruento della guerra civile” commenta Vignati, aggiungendo: “Si tratta del peggiore attacco contro un’organizzazione umanitaria dopo il massacro di 17 operatori dell’organizzazione francese ‘Action contre la faim’ Acf)”. Stamani il presidente Mahinda Rajapakse ha ordinato un’inchiesta sull’episodio: “S’indaga – afferma Vignati – anche sull’ipotesi che si sia trattato di una vendetta privata, ma noi tendiamo a escluderla. I due lavoravano per la Croce Rossa da oltre 10 anni”. Intanto proseguono gli scontri lungo la linea di confine settentrionale che separa il territorio controllato de facto dai ribelli separatisti delle Tigri per la liberazione della patria tamil (Ltte) e quello governativo. Le Tigri hanno rivendicato di avere ucciso ieri 30 soldati, l’esercito di avere ammazzato almeno 52 ribelli. “È impossibile verificare la realtà che si cela dietro alle cifre propagandistiche. Di certo si tratta della più grande battaglia nel nord degli ultimi anni” precisa il portavoce dell’Icrc, aggiungendo: “Il nostro personale, che dal cessate-il-fuoco siglato nel febbraio 2002 gestisce il flusso dei civili attraverso i punti di attraversamento ufficiali, è stato incaricato di sorvegliare il trasferimento dei corpi di almeno 16 soldati governativi caduti”. Da quando nel dicembre 2005 si è arenato il processo di pace iniziato dopo la tregua del 2002, il conflitto ha provocato la morte di oltre 5000 persone – tra cui almeno 675 civili – e 500.000 profughi interni. I ribelli lottano da 35 anni per un territorio autonomo per la minoranza tamil nel nord e nell’est del paese.Misna