Toscana

STATUTO, I PRESIDENTI DEI GRUPPI ORIENTATI AD ASPETTARE LA SENTENZA DELLA CONSULTA

Il Consiglio regionale, con un incontro dei presidenti dei gruppi consiliari, ha preso in esame l’11 agosto scorso il ricorso presentato alla Corte Costituzionale dall’Avvocatura dello Stato, per conto del Governo, contro 11 punti del nuovo Statuto della Regione Toscana.

“Un incontro positivo tra le varie forze politiche, che hanno confermato la volontà di mantenere in piedi quello spirito costituente, di una maggioranza allargata, che aveva condotto all’approvazione del nostro Statuto”. Così, il presidente Riccardo Nencini ha commentato il risultato della lunga riunione svoltasi nella Sala Gigli di Palazzo Panciatichi.

“L’orientamento prevalente dei capogruppo – ha continuato il presidente del Consiglio regionale – è di non modificare nessuno dei punti oggetto del ricorso del Governo, affrontando la sentenza della Consulta. I colleghi mi hanno dato mandato ad incontrare Claudio Martini e conoscere anche l’opinione della Giunta regionale. Inoltre, anche loro si sono riservati di dare una risposta definitiva dopo aver riunito i propri gruppi”.

Intanto, comunque, dall’incontro è emerso che per arrivare ad avere il nuovo Statuto prima della fine della legislatura (aprile 2005) molto si gioca sui tempi della sentenza della Consulta e sulle procedure tecnico-giuridiche anche perché non esistono precedenti. Per questo, i capigruppi si sono espressi a favore del mantenimento della Commissione Statuto (Presieduta da Piero Pizzi) e di quella Speciale per le elezioni (presieduta da Agostino Fragai).

I passaggi presso la Corte Costituzionale devono, inoltre, tenere conto dell’iter istruttorio per giungere a sentenza (nel caso dello Statuto della Calabria tra ricorso governativo e sentenza sono passati 5 mesi).

La Consulta, dopo la pausa per ferie, tornerà a riunirsi il 13 settembre per eleggere il suo nuovo presidente. Dopo ci sarà l’assegnazione ad un relatore per l’esame del ricorso contro la Toscana. Entro 60 giorni da quella data dovrà essere fissata la l’udienza pubblica tra le parti, poi si terrà la Camera di Consiglio per esaminare i documenti. Infine arriverà la sentenza.

“I giudici costituzionali sono persone responsabili – ha detto Nencini – e terranno conto che in questo periodo arriveranno all’approvazione anche gli Statuti di altre Regioni, con rischio di altri ricorsi. Non vedo che interesse abbiano a far saltare tutto il nostro processo costituente”.

Nella riunione dei capigruppo sono state anche esaminate tre ipotesi tecnico-giuridiche sugli scenari futuri. Se la sentenza della Consulta è favorevole lo Statuto viene promulgato ed entra subito in vigore. Se ci sono alcune ‘bocciature’ esse possono essere solo cassate e senza quei contenuti lo Statuto viene promulgato. Infine, il Consiglio regionale potrebbe anche ritirare l’attuale Statuto per riapprovarlo senza gli 11 punti oggetto del ricorso alla Consulta, da inserire separatamente in una successiva legge statutaria da varare anche prima della sentenza, in quanto così qualunque decisione non produrrebbe riflessi sulla prima parte.

Dopo la prossima riunione dei presidenti dei gruppi consiliari, che deciderà definitivamente la linea da tenere, è possibile che l’Assemblea regionale venga convocata anticipatamente rispetto alla data di seduta già fissata per il 21 settembre. (cs-G. di I.)

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