Toscana

STATUTO REGIONALE E LEGGE ELETTORALE: AN ESCE DALLE COMMISSIONI

Il gruppo di An nel consiglio regionale della Toscana non farà più parte della commissione Statuto e di quella «per l’elaborazione del nuovo regolamento interno del consiglio regionale e della normativa elettorale”. Le dimissioni da quest’ultima commissione (incaricata di elaborare anche la normativa sulle primarie) sono state presentate alla fine di luglio, mentre quelle dalla commissione Statuto intorno alla metà di agosto. Gli esponenti di An si sono dimessi con una lettera ai presidenti delle due commissioni, Piero Pizzi e Agostino Fragai, e al presidente del consiglio regionale, Riccardo Nencini. Per An, della Commissione Statuto facevano parte: Maurizio Bianconi, Giuliana Baudone e Fabio Pacini. Bianconi partecipava anche ai lavori dell’altra commissione. «Ci siamo sentiti protagonisti del processo costituente – ha spiegato Bianconi – con cui è stato scritto sia il nuovo Statuto Regionale sia la nuova legge elettorale regionale. E siamo soddisfatti dei risultati raggiunti. Però, non abbiamo apprezzato l’atteggiamento di alcuni – ha aggiunto Bianconi – che dando manifestazioni di interessi non allineati allo spirito costituente, hanno reso più difficile il processo, comportandosi come ostinati difensori di certi principi che magari nemmeno loro condividevano fino infondo”. «A livello metodologico – ha detto – non abbiamo accettato il fatto di non essere stati coinvolti, fra la prima e la seconda lettura dello Statuto, nel confronto con il governo. Non solo, nella scrittura della risoluzione che avrebbe dovuto scongiurare il ricorso del governo, avremmo voluto che fossero seguite le indicazioni del ministro La Loggia. Così non è stato fatto, e i risultati si sono visti”. «D’altro canto – ha concluso Bianconi – avevo già annunciato questa decisione durante il mio intervento in seconda lettura dello Statuto. Quel giorno, dissi che An non sarebbe stata più macchinista ma si sarebbe seduta nei vagoni passeggeri, lanciando così un implicita accusa a quanti avevano remato contro”. (ANSA).

Statuto regionale, il controricorso della Regione