Toscana

STATUTO REGIONALE, «PROFONDA INSODDISFAZIONE» DEL CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI

Profonda insoddisfazione degli enti locali toscani per il metodo che ha portato all’approvazione del nuovo Statuto regionale e per il merito delle scelte in materia di autonomie locali. Questo il giudizio espresso stamani dal Consiglio delle Autonomie locali, che considera il testo statutario “arretrato” rispetto alle potenzialità del nuovo Titolo V della Costituzione; alle aspettative sul mantenimento di un ruolo di punta della Regione Toscana nel quadro istituzionale italiano; allo stato dei rapporti consolidati tra Regione ed enti locali della Toscana. Tra gli aspetti del nuovo Statuto giudicati negativamente dal Cdal il mancato riconoscimento del «sistema a rete Regione – Enti locali quale base della governance regionale», per cui il documento sembra più unoStatuto dell’Ente Regione che della Toscana; l’insufficiente valorizzazione della «sussidiarietà istituzionale», cioè delle relazioni con gli enti locali, rispetto al peso assegnato alla «sussidiarietà sociale» dove trovano spazio i soggetti privati e l’associazionismo; il fatto che, «con una formulazione di dubbia legittimità costituzionale», venga rimarcato l’intervento legislativo della Regione «nello svolgimento e perfino nell’organizzazione» delle funzioni conferite agli enti locali, cioè «nei settori che l’articolo 117 della Costituzione affida alla potestà regolamentare locale»; la mancata distinzione, per quanto riguarda la concertazione, tra il ruolo di «soggetti istituzionali portatori di interessi generali per mandato elettivo» quali gli enti locali e quello dei rappresentanti delle categorie socio-economiche, che esprimono interessi particolari; la scarsa considerazione del Consiglio delle autonomie locali, organismo di cui non vengono specificate né la composizione né alcuna garanzia sull’efficacia dei pareri.

Da qui l’auspicio del Consiglio delle Autonomie locali che il Parlamento toscano, in sede di seconda lettura, modifichi il testo statutario andando incontro alle richieste degli enti locali. Ed in ogni caso che Consiglio e Giunta si impegnino ad attuare le disposizioni del nuovo Statuto in materia di enti locali, per i punti lasciati indeterminati, alla luce del più avanzato stato di rapporti in atto tra Regione ed enti locali, assicurando l’effettiva partecipazione degli stessi enti.

La seduta del Consiglio delle autonomie è quindi proseguita con una carrellata di pareri obbligatori su diverse proposte di legge e di delibera.